Home

“Parentopoli all’Università”, su Twitter scoppia la polemica

Sta facendo molto discutere su Twitter il servizio de Le Iene, il popolare programma televisivo di Italia 1, sulle “parentopoli all’Università“, durante il quale si fa riferimento anche all’Ateneo palermitano.

In sintesi, l’inviato Pablo Trincia ha raccontato che «uno degli esempi più celebri di ateneo formato famiglia è proprio quello dell’Università di Palermo. In totale si parla di 200/230 imparentati.

Tra gli studenti intervistati c’è stato chi, ad esempio, ha affermato che «ci sono delle materie create ad hoc per determinati favori» o che «i professori di oggi sono i figli che hanno sostituito i padri».

All’interno del servizio, da segnalare la replica del pro Rettore, Vito Ferro: «Non esiste un problema parentopoli ma esiste il fatto che ci sono delle persone che hanno lo stesso cognome e che sono in alcuni dipartimenti universitari». Inoltre, «noi siamo tenuti a fare le lezioni non siamo tenuti a spiegare i cognomi delle persone».

Ci sono stati anche gli interventi dei presidi delle facoltà di Lettere e Filosofia e di Architettura. Qui il servizio completo.

Come detto, su Twitter sono stati tanti i messaggi di clamore “cinguettati”.

Qualche esempio: lo studente di Lettere Classiche Gianfranco Scavuzzo (@GFScavuzzo) propone «lo slogan per la prossima campagna iscrizioni: Unipa, la grande famiglia». Ironico, poi, il tweet di Dario D’Ignoti (@superdariobros): «Ne ho sentite di omonimie, all’Università di Palermo, che voi umani non potreste neanche immaginare». Accese, invece, le parole di Alessandro Kandiah (@A_Kandiah), siciliano che studia a Milano: «Da palermitano mi vergogno e provo tanta rabbia».

Sulla vicenda, infine, ha scritto anche Studenti.it.

Condividi

Post correlati

A proposito dell'autore

Younipa è l'autore generico utilizzato per le comunicazioni di servizio, i post generici e la moderazione dei commenti.

3 Risposte

  1. io non posso...

    io non posso protestare, perchè sarebbe un suicidio per la carriera già assente, ma voi studenti che pagate le tasse, perchè non fate una protesta ricusando il docente ogni volta che avete sentore di parenti sospetti? chi non protesta è anche un po’ complice… e io, credetemi, mi vergogno molto della mia non protesta.

  2. giman

    mi spiace per il Prof Vito Ferro che ho avuto modo di conoscere in quanto mio docente ai tempi dell’università ma dire che sono solo omonimi è riduttivo specie se guardi dipartimenti tipo economia agraria e coltivazioni erbacee dove se cerchi un professore ti chiedono: padre o figlio o…….moglie

  3. cziju

    “Non esiste un problema parentopoli ma esiste il fatto che ci sono delle persone che hanno lo stesso cognome e che sono in alcuni dipartimenti universitari”….
    certo, come no…se non è mafia questa….