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Parte il terzo weekend de “Le vie dei tesori”

Si apre il terzo weekend de Le vie del tesori, il Festival di luoghi e idee promosso dall’Università di Palermo in collaborazione con le associazioni Perlevie e Amici dei musei siciliani e la società di comunicazione Feedback, e in partnership con una quarantina di istituzioni e associazioni della città.

Grande novità, per questo fine settimana, saranno le visite guidate a Palazzo Reale di Palermo (sabato e domenica) che per l’occasione – grazie alla collaborazione della Fondazione Federico II – apre eccezionalmente le porte del suo piano parlamentare, con la Sala Gialla adibita al ballo all’epoca dei Borboni e la Sala Rossa con i suoi arredi sontuosi. La visita non comprende la Cappella Palatina, che continuerà a essere visitabile con biglietto ordinario della Fondazione Federico II. Quello proposto è un viaggio senza tempo tra le stanze dei sovrani, in un palazzo che custodisce un compendio di storia e arte siciliana lungo 2.500 anni.

Ad aprire le porte per la prima volta con visite guidate saranno anche l’Archivio storico comunale, uno scrigno inesauribile di tesori, con settemila metri di scaffalature lignee cariche di carte e volumi manoscritti che custodiscono la memoria di sette secoli della città di Palermo e il Museo di Mineralogia in via Archirafi, un viaggio nei segreti della terra tra rocce, vulcani e microscopi.

Sono complessivamente una trentina i luoghi di arte, scienza e natura aperti in tutto questo fine settimana, visitabili con le guide dell’Associazione degli Amici dei Musei siciliani: lo Steri; le Carceri dell’Inquisizione spagnola; la Chiesetta di Sant’Antonio Abate, la Real Casina cinese; le Catacombe dei Cappuccini; la Cripta delle Repentite; la Cappella dei Falegnami e il Circolo Giuridico alla facoltà di Giurisprudenza; il Museo Pitrè; i due ex conventi che ospitano le due sedi dell’Archivio di Stato (Gancia e Catena); la collezione Basile-Ducrot dove sono esposti per la prima volta disegni inediti dei Basile; l’Orto Botanico; il Museo dei Motori e dei Meccanismi; l’ex manicomio della Vignicella con i suoi spazi verdi e i suoi padiglioni riqualificati.

In tutti questi luoghi, aperti da venerdì a domenica, non occorre prenotazione. Aperte, pure senza prenotazione ma soltanto il sabato e la domenica, le cripte di sei chiese (Oratorio del Carminello, San Matteo al Cassaro, Oratorio della Morte in Sant’Orsola; Lanza di Trabia in San Mamiliano; Cocchieri alla Kalsa; Santa Maria di Piedigrotta); l’Accademia di Belle Arti nelle sedi di via Papireto e dei Cantieri culturali alla Zisa; le chiese di Santa Chiara e San Nicolò.

Visitabile anche, ma solo su prenotazione, la Catacomba di Porta d’Ossuna, cimitero e rifugio dei primi cristiani. Fuori circuito, gestita dall’Associazione dimore storiche (costo 15 euro a persona) la visita domenica a Palazzo Francavilla, in via Ruggiero Settimo, a lato del Teatro Massimo.

Si partecipa alle visite a luoghi e alle passeggiate con un contributo di 1 euro (se si acquista un carnet da 10) o di 2 euro (per un solo ingresso), fondi che servono a sostenere le spese di una manifestazione autofinanziata, se si esclude il sostegno in termini di servizi e patrocini di alcune istituzioni cittadine: l’Università, l’assessorato alla Cultura del Comune di Palermo, gli assessorati regionali al Turismo e ai Beni culturali.

È ricco anche il calendario degli eventi, tutti gratuiti. Domani alle 17 si può andare alla ricerca della storia dei propri avi all’Archivio di Stato di Palermo (sede Catena), con il suo direttore, Claudio Torrisi, e lo storico Ninni Giuffrida o ascoltare, alle 18 al Museo Doderlein, che ospita coccodrilli e storioni giganti, un excursus sull’esotismo in città, tra biologia e cultura, con Nicola Lauricella e Silvano Riggio.

Sempre alle 18, domani, si inaugura all’Archivio storico comunale in via Maqueda la preziosa mostra Le donne a Palermo attraverso i secoli, a cura di Silvia Messina: documenti d’archivio, manufatti e fotografie, gioielli e amuleti che tracciano un ritratto della figura della donna palermitana tra XIV e XX secolo. Sei secoli di storia al femminile.

Alle 19, alla boutique Giglio in piazza Croci, l’aperitivo scientifico dedicato al Gattopardo con la ricercatrice Ileana Chinnici, condotto dalla giornalista Rai Tiziana Martorana. Qui sarà allestita una mostra fotografica in bianco e nero sulla vita all’interno dell’Osservatorio astronomico (dove sono custoditi gli strumenti di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, il principe che ispirò il Gattopardo), realizzata dal fotografo Salvo Cracchiolo. Nelle vetrine pannelli con stampe di mappe antiche astronomiche sulle quali sono riportate frasi tratte dal Gattopardo a tema astronomico e immagini degli strumenti del Gattopardo, prestati a Luchino Visconti per il film. Film, di cui ricorre il cinquantesimo anniversario, che sarà proiettato a ciclo continuo.

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