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Più controlli e sicurezza nella Cittadella universitaria con l’Associazione dei Carabinieri

Da oggi maggiori controlli e sicurezza al Campus universitario grazie ad un accordo tra l’Università di Palermo, l’Ersu e l’Associazione Nazionale dei Carabinieri.

Il protocollo d’intesa siglato dal rettore Roberto Lagalla, dal commissario straordinario dell’Ersu Giuseppe Amodei e dal colonnello dell’Associazione Nazionale del Carabinieri Ignazio Greco, mira a migliorare il controllo all’interno della Cittadella universitaria del viale delle Scienze, attualmente gestita dalla Società Fideliter.

Il servizio che verrà svolto a titolo gratuito, andrà ad affiancare le preesistenti attività di sorveglianza potenziando la sicurezza negli ingressi principali e nei siti più isolati del Campus, avendo cura di allertare le unità della Fideliter, al verificarsi di eventi di pericolo.

I Carabinieri sono stati forniti dall’Università di cellulari con cui potranno segnalare eventuali reati, infatti l’attività dell’Associazione Nazionale del Carabinieri esclude diretti poteri di intervento in quanto non rientra nel regolamento del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza.

Il personale sarà reso riconoscibile da uniformi di colore blu riportanti la dicitura associazione dei carabinieri in congedo. L’Ersu, in merito alle proprie competenze, fornirà dei buoni-pasto alle unità dell’ANC che presteranno servizio che è di natura sperimentale e avrà la durata di dodici mesi.

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A proposito dell'autore

Responsabile Comunicazione Istituzionale Unipa e direttore di Ateneo News

5 Risposte

  1. Laura

    Finalmente si è giunti a comprendere che la Vigilanza (che per contratto è tenuta soltanto a tutelare il “patrimonio” universitario), con tutti gli sforzi possibili e la buona volontà, non poteva arrivare a garantire la sicurezza personale di studenti, professori e amministrativi.

  2. Leandro

    Garantire la sicurezza rispetto a cosa o chi?
    E poi,saranno quattro birri in pensione a garantire ciò?
    Io,passeggiando per la cittadella non ho mai pensato di essere in pericolo e,onestamente,questa tendenza al controllo non riesco a concepirla.
    Siamo studenti non galeotti.

  3. Marco

    Cercare di tamponare con dei carabinieri in pensione,che non possono agire,senza mezzi e non presenti tutti i giorni solo per non aumentare la vigilanza che è composta solamente da una pattuglia e una guardia alle segreterie,bravi complimenti ora si che la sicurezza degli studenti è stata garantita.

  4. Claudio

    Sorvolando sulla qualità dello scritto di leandro, che da sola basta a far capire quanto frequenti l’università.
    Questa è una gran buona notizia visi i furti di biciclette in pieno giorno, i fermi, e le occasionali molestie nei corridoi delle aule da parte di gente esterna.

    Immagino che l’eroe della punteggiatura(nonchè della sinstassi) qui sopra quando viene derubato di qualcosa non chiami, come li definisce lui, gli “sbirri”.

    Speriamo che provvedimenti del genere vengano estesi anche al policlinico dove sia professori che studenti sono stati vittime più volte di aggressioni e fermi.