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Rivoluzione nel Reddito di Cittadinanza: scopri cosa cambia a Settembre 2023!

A partire da settembre 2023, il governo Meloni sostituirà il Reddito di cittadinanza e introdurrà la Misura di Inclusione Attiva (MIA): scopri le novità e i beneficiari del programma nazionale.

Il governo Meloni rivoluziona la lotta alla povertà: Addio al Reddito di Cittadinanza, benvenuta Misura di Inclusione Attiva (MIA) a settembre 2023! Scopri i dettagli di questa nuova iniziativa che promette opportunità di lavoro, formazione e integrazione sociale per le persone svantaggiate.

La MIA sostituirà il Reddito di Cittadinanza e si concentrerà sul combattere la povertà e l’esclusione sociale. Attraverso il programma GOL (Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori), coloro che possono lavorare riceveranno supporto per trovare un impiego, aprendo nuove prospettive e contrastando la disoccupazione.

Sei curioso di sapere chi potrà beneficiare della MIA e quali saranno i cambiamenti a partire da settembre 2023? Continua a leggere per scoprire tutti i dettagli di questa straordinaria misura di inclusione attiva!

Reddito di cittadinanza sostituito da MIA

A partire dal 1° settembre 2023, sarà introdotta la Misura di Inclusione Attiva (MIA), un nuovo sussidio statale che sostituirà il Reddito di Cittadinanza (RdC). La legge di bilancio 2023 ha prorogato il RdC fino alla fine dell’anno in corso. Le prime modifiche riguardano la suddivisione dei beneficiari in due categorie:

  1. Non occupabili“: famiglie che includono minori, anziani, persone sopra i 60 anni o disabili.
  2. Occupabili“: famiglie con un reddito molto basso, le cui componenti hanno un’età compresa tra i 18 e i 60 anni.

L’importo dell’indennità è di 375 al mese per coloro che possono lavorare, mentre è di 500 per i non occupabili“.

Il Decreto Lavoro, legge 48 del 2023, ha precisato a quali tipi di misure avranno diritto i beneficiari:

  • Per i nuclei familiari “non occupabili“, non ci saranno cambiamenti fino alla fine dell’anno, poiché il RdC cesserà il 31 dicembre. Dal 1° gennaio 2024, potranno richiedere l’Assegno di Inclusione (articolo 1, dl 48 del 2023) della durata di 18 mesi, rinnovabili.
  • Per i nuclei familiari “occupabili“, il RdC cesserà il 31 agosto 2023, e se non sono già coinvolti in percorsi di formazione o orientamento con i servizi sociali, dovranno richiedere il Supporto Formazione e Lavoro (articolo 12, dl 48 del 2023) con una durata massima di 12 mesi.

MIA: Misura di Inclusione Attiva, ecco cos’è e chi sono i beneficiari

A partire da settembre 2023, il Reddito di Cittadinanza sarà sostituito dalla Misura di Inclusione Attiva (MIA), un sussidio destinato sia a coloro che sono in grado di lavorare sia a quelli che non sono occupabili.

Esaminiamo quindi i criteri in base ai quali verranno suddivisi i beneficiari della MIA:

  • Famiglie a basso reddito che sono non occupabili, comprese quelle con minori, anziani sopra i 60 anni o persone disabili. Questo riguarda circa 300.000 nuclei familiari monofamiliari e oltre 100.000 famiglie con più membri.
  • Famiglie a basso reddito occupabili, ossia quelle senza particolari difficoltà e con almeno un membro tra i 18 e i 60 anni.

Per poter usufruire della misura, è richiesto essere residenti in Italia da non più di 10 anni, anche se questa condizione deve ancora essere chiarita.

Con la MIA sarà introdotta una scala di equivalenza, che aumenterà l’importo del beneficio in base al numero dei membri della famiglia, al fine di fornire un sostegno maggiorato alle famiglie numerose.

Per quanto riguarda gli importi, di seguito sono riportati quelli relativi al sussidio MIA:

  • 500 euro al mese per i nuclei familiari non occupabili.
  • 375 euro al mese per i nuclei familiari occupabili.

Per quanto riguarda il diritto al beneficio, le regole relative al Reddito di Cittadinanza potrebbero rimanere invariate. Infatti, potrebbe essere possibile perdere il sussidio se non si soddisfano i requisiti stabiliti o se si rifiuta la prima offerta di lavoro. L’offerta di lavoro sarà considerata congrua nei seguenti casi:

  • Se è in linea con il profilo dell’individuo occupabile.
  • Se il luogo di lavoro è nella provincia di residenza del beneficiario o nelle province confinanti.

Inoltre, saranno considerate congrue anche le offerte di lavoro con contratti brevi, a condizione che superino i 30 giorni. Il Ministero del Lavoro fornirà una piattaforma in cui coloro che sono occupabili dovranno registrarsi per ricevere offerte di lavoro compatibili con il proprio profilo. Tuttavia, se anche solo una di queste offerte viene rifiutata, il beneficiario perderà il sussidio.

Il nuovo sussidio presenta somiglianze con il Reddito di Cittadinanza, ma presenta alcune differenze. Ad esempio, non sarà possibile ottenere un rinnovo di ulteriori 18 mesi di assistenza ogni volta. Di seguito sono riportate ulteriori novità riguardanti la MIA:

  • Le famiglie senza occupabili che presentano una seconda domanda potranno beneficiare della MIA per un massimo di 18 mesi. Tuttavia, prima di poter richiedere nuovamente il beneficio, dovrà trascorrere almeno un mese.
  • Per i nuclei familiari con persone occupabili, la MIA ha una durata di 12 mesi alla prima richiesta e di 6 mesi alla seconda richiesta. Per ottenere il beneficio per la terza volta, sarà possibile presentare una domanda solo dopo un intervallo di un anno e mezzo.


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