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Scuola, si va verso l’addio ai 24 CFU per diventare insegnante: TUTTE LE NOVITÀ

Il Ministro Bianchi presenta in anteprima alle forze di maggioranza e alle organizzazioni sindacali i requisiti necessari per accedere ai concorsi docenti. Si va, pertanto, verso l’addio dei 24 CFU, requisito da sommare alla laurea, che hanno contraddistinto finora il reclutamento degli ultimi anni.

I 24 CFU per l’insegnamento

24 CFU/CFA in discipline antropo-psico-pedagogiche e in metodologie e tecnologie didattiche, la cui acquisizione è necessario per l’insegnamento, erano nati inizialmente come norma transitoria in attesa di una strutturata. Alla fine, però, sono rimasti come requisito essenziale, insieme alla laurea magistrale, per accedere all’insegnamento tramite concorso ordinario.


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“24 CFU? Non rappresentano il modello più corretto per diventare insegnante”

Tale scenario potrebbe cambiare molto presto. Il Ministro dell’Istruzione Bianchi ha infatti più volte ribadito, a proposito dei 24 CFU, che questi: “non rappresentano il modello più corretto per diventare insegnante. Noi abbiamo oggi nel nostro ordinamento due lauree abilitanti per l’infanzia e per la primaria mentre chi fa una scelta disciplinare deve recuperare successivamente le competenze pedagogico didattiche; e invece dobbiamo creare dei percorsi che abbiano sin dall’inizio queste competenze per chi vuole fare l’insegnante.”


Il nuovo reclutamento insegnanti

Il nuovo reclutamento, dovrebbe prevedere tre nuove strade per gli aspiranti insegnanti:

  1. Conseguire almeno 30 cfu (di cui 15 di tirocino) all’Università e partecipare ai concorsi scuola, salvo poi completare i restanti 30 cfu e l’abilitazione con un anno a tempo determinato e part-time;
  2. 60 cfu e l’abilitazione già durante gli studi, passare il concorso e poi svolgere l’anno di prova e, previa valutazione positiva, giungere alla conferma in ruolo;
  3. I precari “storici”, con almeno 36 mesi di servizio,  possono accedere direttamente al concorso e, se possano le prove, fare l’anno di prova.

Da chiarire la questione dei 60 cfu: considerando che una laurea magistrale, a oggi, prevede 120 cfu, l’ipotesi è che i 60 cfu siano aggiuntivi, così come si può immaginare che possano essere acquisiti in parallelo.

FONTE: Orizzontescuola.it

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Cristina Riggio

Laureata in Giurisprudenza a Palermo con una tesi di diritto penale, non ho mai abbandonato la mia passione per la scrittura. Curiosa ed ambiziosa, cerco di rinnovarmi continuamente.

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