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Si laureano insieme a Unipa, madre e figlia si raccontano: “Unite anche nello studio”

Madre e figlia, ma anche studentesse nella stessa Università. Per molti può sembrare la versione accademica di “Una mamma per amica”, invece tutto è accaduto a Unipa. Nella foto si possono vedere due donne soddisfatte: una si chiama Gaia Villafranca, l’altra Agata Sammartino. Una si è laureata in Ingegneria, l’altra in Scienze della Comunicazione. In questi cinque anni entrambe hanno condiviso la stessa quotidianità tra libri e ansia d’esame.

“Io e mia mamma abbiamo condiviso praticamente 5 anni di università insieme, anche se in due facoltà apparentemente distanti tra loro. Lei ha deciso di intraprendere il percorso vicino al suo mondo lavorativo. È stato bello e strano fin dalla triennale vederla mettersi così alla prova a 50 anni. E spesso accorgerci che alcune materie che studiavamo si somigliavano, come economia per esempio, questo ci ha dato la possibilità di poter parlare e confrontarci sui diversi approcci alla presentazione e allo studio delle materie”, racconta Gaia tra le righe di Younipa.

E se spesso sono i genitori ad andare in aiuto dei figli, in questo caso è stato proprio il contrario: con Gaia, la figlia, intenta ad aiutare la madre Agata per qualcosa inerente alla vita di Unipa. “L’aspetto più strano per me è stata ritrovarmi a dare delle “dritte” a lei, su come comportarsi con i suoi colleghi per esempio, naturalmente più miei coetanei“.

“O anche come approcciarsi proprio alla vita universitaria in tutto (lezioni, esami, prof, mensa), proprio perché erano cose che lei aveva solo vissuto dai racconti miei e di mia sorella maggiore. Già alla triennale abbiamo raggiunto il traguardo praticamente insieme, infatti io mi sono laureata il 24/07/19 mentre lei il 26“.


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Si laureano insieme a Unipa, madre e figlia si raccontano

Un racconto emozionante quello di Gaia che prosegue: “Con la sua tenacia ha deciso anche lei di continuare con la magistrale, che purtroppo per la maggior parte abbiamo vissuto chiuse in casa causa pandemia. Ammetto che in questo anno e mezzo non è stato sempre semplicissimo riuscire ad organizzarci a casa tra orari di lezioni diversi, esami che coincidevano, però l’importante è stato raggiungere il traguardo nei tempi previsti“.

Dopo la triennale, è arrivata anche la magistrale insieme. “E anche questa volta infatti lo abbiamo fatto insieme, spronandoci soprattutto alla fine per non mollare. Siamo state ripagate. È stato strano avere una mamma come studentessa in questi anni. Ma è stato gratificante per lei, e in tanti momenti ha reso per me più semplice essere compresa da lei di fronte alle difficoltà che si possono incontrare durante il percorso universitario“. In pratica una gioia doppia, che ha reso ancora più forte il legame tra madre e figlia.


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A proposito dell'autore

Mi chiamo Morana Alessandro, classe 2000, palermitano. “non aver paura di sbagliare un calcio di rigore. Non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore”