Home

Sicilia da scoprire: Un viaggio alla scoperta del barocco siciliano

In questo articolo faremo un viaggio In Sicilia alla scoperta del barocco siciliano , vediamo insieme quali sono queste città.

Duomo di San Giorgio
Chiesa di San Giorgio, Modica- fonte: web

L’area sud-orientale della regione riveste un ruolo di assoluta importanza in questa narrazione, concentrandosi sulla Val di Noto, la quale nel 1693 fu completamente devastata da una serie di terribili terremoti.

Sotto la guida dei viceré spagnoli dell’epoca, le comunità colpite dal sisma furono ricostruite seguendo gli elementi distintivi dello stile barocco, reinterpretato in chiave siciliana. Dalla tragedia emersero città e villaggi che ancora oggi traggono la loro bellezza da monumenti, chiese e luoghi di interesse pubblico, come sontuose ville e incantevoli giardini. Nel 2002, tali luoghi sono stati giustamente riconosciuti dall’UNESCO come patrimonio universale dell’umanità. Questa selezione comprende tre importanti capoluoghi di provincia, ovvero Catania, Ragusa e Siracusa, oltre alla pittoresca Scicli. Quest’ultima, per lungo tempo, ha fatto da sfondo alle avventure televisive del Commissario Montalbano, creato dalla penna di Andrea Camilleri.

1. SIRACUSA

L’architettura di Siracusa è intrisa della pietra “giuggulena”, conosciuta anche come “pietra-torrone”, il che rende questa caratteristica davvero suggestiva, ecco perché viene chiamata la Città Bianca. Ancora più affascinante è il fatto che questa pietra conserva tracce di fossili di conchiglie, una peculiarità che aggiunge ulteriore profondità alla sua bellezza.

Un tempo, Siracusa era una delle città più rilevanti della Magna Grecia, abbondante di templi e luoghi sacri. Ma poi giunse il terremoto, che portò alla sostituzione di tutte le facciate in stile ellenico con il sorprendente barocco siciliano.

Il risultato di questo cambiamento è un amalgama unico nel suo genere. Per ammirare questa mescolanza di stili, è necessario dirigersi verso la parte antica della città, sull‘isola di Ortigia.

Qui, la suggestiva Piazza del Duomo incarna un’armoniosa fusione tra l’antica eredità bizantina, le influenze arabe e lo stile barocco.

Duomo di Siracusa
Duomo di Siracusa- fonte: web

L’evoluzione architettonica è evidente anche nell’ex tempio dedicato ad Atena, ora trasformato nella cattedrale della Natività di Maria Santissima, con colonne doriche che ne svelano l’originaria identità.

Nella medesima piazza, emergono anche il Palazzo Vermexio, oggi sede del Municipio, e il Palazzo Vescovile, accanto alla chiesa di Santa Lucia alla Badia, al cui interno è custodita un’opera di Caravaggio che aggiunge ulteriore risonanza artistica al luogo.

2. NOTO

A soli 38 chilometri da Siracusa, spicca nel cuore della città la Basilica di San Nicolò, un’attrazione che si fa notare anche da lontano quando si giunge in automobile. Questa affascinante meta è stata completamente ricostruita in seguito al terremoto del 1693 e, ancora oggi, continua a irradiare il fascino della storia attraverso una scenografia che sembra presa da un palcoscenico teatrale.

All’ingresso delle sue mura, si rimane a bocca aperta: i balconi del centro cittadino sono sorretti da pietre scolpite con figure grottesche, quali sfingi, ippogrifi, sirene, cavalli alati, leoni e angeli.

La passeggiata inizia presso la Porta Reale, un maestoso arco trionfale risalente all’Ottocento. Da lì, si può proseguire incrociando il Palazzo Ducezio, la Chiesa del Santissimo Salvatore, Villa D’Ercole e il Teatro Vittorio Emanuele.

Tuttavia, sarà il Palazzo Nicolaci a catturare la vostra attenzione, un edificio principesco dallo stile puramente barocco. Restaurato con cura, oggi splende con l’antico lusso, offrendo una visione delle ricchezze e dell’opulenza che caratterizzavano un’epoca passata della città.

Palazzo Nicolaci
Palazzo Nicolaci- fonte: web

Dopo aver gustato una rinfrescante granita in piazza, si prosegue con la visita alla Cattedrale di San Nicolò, un gioiello barocco del Settecento. Questo edificio sacro rappresenta il centro di culto principale di Noto e riveste un’importanza storica fondamentale. La facciata, realizzata in pietra calcarea tenera, si distingue per una marcata influenza neoclassica e si erge come l’icona principale della città, sovrastando una magnifica scalinata a tre rampe, risalente al Settecento.

3. SCICLI

Il percorso continua per 45 chilometri, lungo la strada si aprono panorami di muretti a secco, pascoli e oliveti, creando un’atmosfera incantevole fino a raggiungere la rinomata Scicli, nota anche per essere stata la scenografia della celebre serie televisiva “Montalbano”.

Curiosamente, il palazzo municipale rappresenta il commissariato di polizia di Vigata nella serie. Il borgo, risorto in tarda epoca barocca e incastonato tra le colline, merita sicuramente una sosta durante il nostro viaggio.

La via Francesco Mormina Penna, inserita nel patrimonio UNESCO, cattura lo sguardo con una sequenza di eleganti palazzi neoclassici dell’Ottocento, seguiti da facciate tardo barocche, rococò e liberty, come quelle di Palazzo Spadaro, Palazzo Bonelli, Palazzo Conti e Palazzo Palle.

Palazzo Bonelli
Palazzo Bonelli- fonte: web
Palazzo Beneventano
Palazzo Beneventano- fonte: web

Un vero spettacolo è l’incantevole Palazzo Beneventano, uno dei monumenti più significativi e originali in stile barocco del Settecento nella provincia. I suoi balconi con particolari inferriate panciute sorretti da mensoloni raffiguranti creature fantastiche sono scenografici e unici. Le finestre del piano inferiore presentano mascheroni e caricature umane nelle volte a crociera.

Un’attrazione imperdibile è la Chiesa di San Bartolomeo, inserita in un contesto naturale di straordinaria bellezza e circondata da un suggestivo ambiente medievale di rocce, grotte e abitazioni. È una delle chiese più antiche e belle di Scicli, con uno stile che combina il barocco e il neoclassico.

La sua facciata, adornata da statue e sculture, la trasforma in un autentico capolavoro artistico. Alle spalle della chiesa, il Parco di Chiafura offre un insediamento di grotte trogloditiche e un quartiere rupestre, accessibile tramite strade antiche sempre più strette, fiancheggiate da case ristrutturate e locali abbandonati.

Senza dubbio, un’esperienza da non perdere!

4.MODICA

Il centro storico, dichiarato patrimonio UNESCO, ha origini medievali, e le abitazioni sorgono pressoché abbracciate l’una all’altra, sfruttando le cavità naturali della roccia.

Il punto più elevato è dominato dal Castello, raggiungibile percorrendo le strette viuzze che si dipartono dal centro cittadino. Se dovessi sintetizzare questa località in due parole, opterei per “barocco” e “cioccolato”.

Partendo dal suggestivo belvedere, da cui è possibile catturare già delle splendide fotografie, un gradevole percorso a piedi di circa 1 km conduce alla casa natale di Salvatore Quasimodo, il premio Nobel per la letteratura.

Continuando il tragitto, una scalinata di 250 gradini, fiancheggiata da rigogliosi giardini, conduce alla Chiesa di San Giorgio, l’emblema barocco più significativo di Modica. Spesso indicato come l’epitome di questo stile, il Duomo svetta nel centro con la sua facciata a torre, che raggiunge l’imponente altezza di 62 metri.

Duomo di San Giorgio
Chiesa di San Giorgio, Modica- fonte: web

Le colonne dividono la facciata in cinque campate, con forme alternate concave e convesse, conferendo un dinamismo e una plasticità unici. All’interno, lo stile si presenta in forma di croce latina in stile romanico, e l’opera che cattura l’attenzione è il Polittico in legno del 1513, un maestoso dipinto realizzato dal manierista modicano Bernardino Niger.

Tornando verso il cuore di Modica, una sosta è d’obbligo: in questa città si produce un cioccolato che rappresenta il discendente diretto del “Xocoàtl Azteca”, un tesoro gastronomico portato in Europa dagli Spagnoli nel XVI secolo, che ha conservato inalterate le sue caratteristiche e il suo antico processo di produzione. Questo cioccolato ha un sapore diverso dalle classiche tavolette che si trovano abitualmente, con una nota più intensa e quasi farinosa. Vale davvero la pena assaggiarlo!

5. RAGUSA

Ragusa, Ibla affonda le sue radici in tempi antichi, fondata in origine dai Siculi. Si può cogliere chiaramente le influenze delle successive conquiste: greche, romane, bizantine, arabe, saracene, normanne e sveve.

È stato dal 1693 in poi, l’anno del terribile terremoto, che questa città devastata ha iniziato a rinascere e a diventare il fulcro del barocco nella sua parte antica, chiamata Ibla. In quel periodo, Ragusa è stata divisa in due parti, e quella Nuova o Superiore è stata ricostruita con ampie strade e palazzi signorili.

Nel frattempo, la zona antica di Ibla è divenuta un tesoro di eccezionale bellezza, incarnata in modo supremo dal Duomo di San Giorgio, una delle espressioni più raffinate dell’architettura sacra barocca siciliana.

Duomo di San Giorgio, Ragusa
Duomo di San Giorgio, Ragusa- fonte: web

Camminando lungo la strada leggermente in salita che conduce alla chiesa, si può ammirare in lontananza tutta la sua maestosità. Le strade acciottolate con la caratteristica pietra bianca sono una costante che richiama la Sicilia che ho riconosciuto anche qui. In generale, queste sono città da esplorare a piedi per immergersi appieno nell’atmosfera.

Il momento più affascinante dell’anno per visitare questa località è durante i solenni festeggiamenti in onore di San Giorgio, il glorioso patrono di Ragusa. Questa festa si tiene l’ultima domenica di maggio o all’inizio di giugno e si estende per tre giorni: venerdì, sabato e domenica.

Il Duomo è ornato con drappi e portali in damasco rosso, accompagnato da splendide composizioni floreali. La statua di San Giorgio e l’Arca Santa vengono portate in processione, le luminarie adornano le strade del centro, gli sbandieratori si esibiscono con la banda musicale e la festa culmina in convivialità dopo gli spettacolari fuochi d’artificio a mezzogiorno.

Naturalmente, il percorso può essere arricchito con altre tappe, come Catania, Taormina, il Castello di Donnafugata, Caltagirone, Villa Romana del Casale, Agrigento e la Valle dei Templi, solo per citarne alcune nella parte orientale dell’isola!

La Sicilia è una destinazione culturalmente ricca e affascinante, meritevole di un viaggio accuratamente pianificato: il suo territorio è costellato di edifici barocchi, rovine greco-romane, ceramiche maiolicate e strade lastricate di bianco.

La Caponata Siciliana: la gustosa ricetta da provare

Sicilia da scoprire: Itinerario nella Sicilia orientale in 7 giorni

Sicilia: le città fantasma, ecco quali sono queste suggestive città

Condividi

Post correlati

A proposito dell'autore