La Sicilia sarà “zona rossa” dalla mezzanotte tra sabato e domenica (17 gennaio), per due settimane (fino a domenica 31 gennaio).
Lo stabilisce l’ordinanza firmata dal presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, che recepisce i contenuti dell’ultimo Dpcm e in linea con quanto deciso dal governo nazionale per l’Isola.
Alle regole previste dalla normativa nazionale per la “zona rossa”, nell’ordinanza del presidente Musumeci, d’intesa con l’assessore alla Salute Ruggero Razza, sono state aggiunte delle misure ancora più restrittive: non sarà consentito fare visita ad amici e parenti.
Per quanto riguarda le lezioni scolastiche, saranno in presenza i servizi educativi per l’infanzia (asili nido), la scuola dell’infanzia, la primaria e il primo anno della scuola secondaria di primo grado, come prevede il Dpcm, mentre per le altre classi si continuerà con la didattica a distanza.
Il – VIDEO –
Mobilità
Divieto di entrata e di uscita dal territorio regionale, divieto di accesso e allontanamento dal proprio Comune, salvo che per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità e motivi di salute.
Divieto di circolare, a piedi o con qualsiasi mezzo pubblico e privato, all’interno del territorio comunale, ad eccezione di comprovate esigenze di lavoro, per l’acquisto di generi alimentari e beni di prima necessità, per ragioni di natura sanitaria.
Diversamente da quanto previsto dal Dpcm, sono vietati anche gli spostamenti, una volta al giorno, verso una sola abitazione privata nei limiti di due persone per fare visita ad amici e parenti.
Vengono mantenuti i controlli per i passeggeri in arrivo nell’Isola (registrazione obbligatoria sul sito dedicato e tampone rapido).
Attività didattiche
In linea col Dpcm, svolgeranno attività didattica in presenza i servizi educativi per l’infanzia, la scuola dell’infanzia, la primaria e il primo anno della scuola secondaria di primo grado. Tutte le altre classi scolastiche e le Università continueranno con la didattica a distanza.
Resta la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori e per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.
Esercizi commerciali
Restano sospese tutte le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per la vendita di generi alimentari e di prima necessità. Aperti lavanderie, barbieri e parrucchieri, edicole, tabaccai, farmacie e parafarmacie.
Ristorazione
Sospese le attività di ristorazione (bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie). Resta consentita la ristorazione con consegna a domicilio, nonché, fino alle 22, la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze dei locali.
Sì, ma soltanto se si hanno «comprovate esigenze»: motivi di lavoro, salute e emergenze.
Sì, stata la circolare del Viminale a chiarire che il modulo va compilato con le proprie generalità e il motivo dello spostamento e consegnato in caso di controllo. SCARICA L’AUTOCERTIFICAZIONE
Sì, perché rientra nelle «comprovate esigenze» ma non si deve indicare il nominativo delle persona da cui si va per motivi di privacy.
No, è vietato ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici o privati, all’interno del territorio salvo che per «comprovate esigenze», dunque motivi lavoro, studio, salute».
Sì, sono «consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza nei limiti in cui la stessa è consentita».
Salvo diverse direttive regionali, sono aperti i nidi, le scuole per l’infanzia, le elementari e le prime medie. Possono seguire lezioni in presenza anche gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali. La Regione Siciliana deciderà nelle prossime ore se dare l’ok alla riapertura delle scuole sopracitate o proseguire con la dad.
Sì, per questo «è consentita la possibilità di svolgere attività in presenza».
No, sono chiusi tutti i negozi al dettaglio. Rimangono aperti i rivenditori di generi alimentari, le farmacie, le parafarmacie, i tabaccai, le edicole.
Lavanderie, ferramenta, ottici, fiorai, librerie, cartolerie, informatica, abbigliamento per bambini, giocattolai, profumerie, pompe funebri, distributori automatici.
No, sono chiusi. All’interno possono essere aperti solo gli alimentari, le farmacie, le parafarmacie, i tabaccai.
No, i mercati sono chiusi, «salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari».
Sì, i parrucchieri e i barbieri sono aperti.
No, centri estetici e centri massaggi sono chiusi.
No, «sono sospese le attività dei servizi di ristorazione – bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie – ad esclusione delle mense e del catering continuativo».
Si, è sempre consentito ordinare cibo e bevande e domicilio.
Sì, ma con limiti di orario. I ristoranti possono fare asporto fino alle 22, i bar solo fino alle 18.
No, l’attività è sospesa anche in quelli all’aperto.
L’attività sportiva è consentita «esclusivamente all’aperto e in forma individuale».
Si, si può andare correre.
Sì, perché rientra nell’attività sportiva.
Sì, ma si tratta di “attività motoria” e dunque è consentita soltanto da soli e «in prossimità della propria abitazione».
Sì, si può svolgere attività motoria «purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie».
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