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Simona Perricone, prima donna nel Cda dell’Ersu

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa dell’associazione Intesa Universitaria:

«Dodici anni di attivismo universitario! Non sono pochi, e in questi anni abbiamo lavorato a favore della comunità studentesca, aiutandoli nel difficile cammino universitario e cercando di tutelare o studente con tutte le nostre forze. Tutto ciò ci ha premiato… gli studenti hanno riconfermato con il loro voto il nostro impegno mai cessato, anche quando qualcuno dichiarava la nostra morte politica. Non siamo mai morti, magari caduti, ma come in ogni grande famiglia, insieme, siamo riusciti a risollevarci in fretta e più forti che mai abbiamo continuato a lavorare con la sicurezza che quello che abbiamo e stiamo facendo è per noi una grande soddisfazione. Noi ci Siamo e ci siamo sempre stati con costanza, cercando di rappresentare lo studente e a tutelarlo nel suo percorso.

Una tornata elettorale da ricordare anche per i ragazzi di Insieme Ateneo-IntesaUniversitaria, che con dignità e duro lavoro hanno riconquistato il loro posto all’ERSU, doppiando, insieme a Run, Vivere e UnixCento la lista Rum e, riuscendo a fare l’en plein e ad eleggere tutte e due i candidati Simona Perricone e Dennis Lattuca. La coalizione si conferma Prima forza di Ateneo, eleggendo anche numerosi rappresentanti in seno alle strutture di raccordo e consiglio degli studenti.

La neo-eletta Simona Perricone, classe ‘93, Prima donna nel Consiglio dell’ERSU, dichiara: “Nei giorni precedenti alle elezioni, incontrando tantissima gente, ho notato tanta diffidenza ma anche tanta rabbia e voglia di cambiare le cose, di essere il cambiamento. Mi hanno chiesto molte persone quale fosse il mio programma elettorale, il mio impegno. Mi hanno chiesto se avessi dei punti cardine per fare la rivoluzione. Io non ho risposto ma ho ascoltato. Perché una rivoluzione, se davvero deve essere attuata, deve essere fatta con la consapevolezza. E allora ho girato tante facoltà, ho parlato con tanta gente e ho raccolto i malcontenti generali riguardo ai servizi erogati (o che dovrebbero essere erogati) dall’organo al C.d.A. del quale sono stata eletta. Ho girato i dormitori e mi hanno fatto toccare con mano le realtà in cui vivono: dalle docce non funzionanti, alle porte rotte, dagli interventi agli ascensori che dovrebbero essere fatti ma che invece non avvengono, alle sedie mancanti, ai riscaldamenti non attivi.

Sono stata nelle mense e ho incontrato molta gente arrabbiata per l’esiguo numero di tesserini mensa erogati. Sono stata nelle aule e nelle biblioteche e mi è stata sollecitata l’assenza o comunque la scarsezza del servizio internet. Gente arrabbiata per l’eccessivo numero di crediti da dover avere per poter usufruire di una borsa di studio. E innumerevoli altre richieste fatte dai centinaia di colleghi in cui mi sono imbattuta in questi ultimi giorni. Sono problemi, alcuni di questi, in cui anch’io mi rispecchio poiché essendo studentessa vivo in prima persona i disagi del nostro Ateneo”».

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