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Ucraina, Kiev respinge l’assalto russo e Mosca dichiara: “Zelensky voleva invadere il Donbass”

È per ora fallita la conquista di Kiev da parte delle forze armate russe, che si trovano a Nord della capitale Ucraina: lo scrive nel suo aggiornamento sulla situazione l’intelligence del ministero della Difesa britannico. “Le forze russe non sono riuscite ad avere una svolta significativa a nord di Kiev, e le forze ucraine sembrano finora essere riuscite ad abbattere gli aerei nemici”, si legge nel bollettino. “I combattimenti a nord-ovest di Kiev rimangono in corso con le forze russe che non riescono a fare alcun passo avanti significativo – spiega il ministero – Le difese aeree ucraine sembrano aver goduto di un notevole successo contro i moderni aerei da combattimento della Russia, probabilmente impedendo loro di raggiungere qualsiasi grado di controllo dei cieli”.

Intanto, secondo quanto riporta la stampa presente in città, è stato diffuso un allarme aereo e i residenti sono stati invitati a raggiungere i rifugi al più presto. A lanciarlo è stato il capo dell’amministrazione regionale Oleksiy Kuleba: “Regione di Kiev – allarme aereo. Minaccia di un attacco missilistico. Tutti immediatamente nei rifugi”, ha scritto su Telegram.

Intanto, però, almeno 10 persone sono morte in seguito a bombardamenti sulla città ucraina di Severodonestk, nella parte orientale del Paese, nella provincia di Lugansk Oblast (nel Donbass): lo riferisce un responsabile locale. 

E si registra anche un’importante dichiarazione del ministero della Difesa russo che conserverebbe i documenti che provano l’intenzione dell’Ucraina di avviare un’operazione militare nel Donbass in marzo. “Nel corso dell’operazione militare speciale (la definizione ufficiale dell’invasione in Ucraina, ndr), i militari russi sono entrati in possesso di documenti classificati del comando della Guardia Nazionale Ucraina”. “Questi documenti provano che il regime di Kiev stava segretamente preparando un’operazione offensiva nel Donbass nel marzo 2022“, ha detto il portavoce del ministero della Difesa russo Igor Konashenkov. Secondo Mosca, l’attacco “segreto” è stato deciso dal comandante della Guardia Nazionale Ucraina, il generale Mykola Balan, il 22 gennaio scorso. 

“Questo è l’ordine sull’organizzazione dei preparativi di un gruppo di battaglioni tattici della quarta brigata operativa per l’adempimento di missioni militari (speciali) durante l’operazione delle forze congiunte come parte della brigata delle forze armate ucraine”, ha detto Konashenkov. “Condotta dal 24 febbraio, l’operazione militare speciale russa ha prevenuto e interrotto una massiccia offensiva delle forze di attacco ucraine sulle repubbliche popolari di Luhansk e Donetsk non controllate da Kyiv nel marzo di quest’anno”, ha detto. Il documento acquisito dai militari russi era indirizzato ai comandanti delle divisioni territoriali settentrionale (Kyiv), meridionale (Odesa) e occidentale della Guardia Nazionale Ucraina, ha detto Konashenkov. “L’ordine trasmesso ai comandi dei dipartimenti della Guardia Nazionale Ucraina ha definito un piano di preparazione di una forza d’attacco per un’operazione offensiva nella cosiddetta zona dell’operazione delle forze congiunte nel Donbas”, ha detto.

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