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Ucraina, universitari raccontano la guerra contro i russi: “Amiamo i libri, no il sangue fratricida”

Non solo soldati professionisti, a poter perdere la vita sono anche i giovani universitari ucraini. Il sito Fanpage, grazie al supporto dei suoi inviati in Ucraina, ha ricostruito una pagina interamente dedicata a quei giovani che hanno dovuto lasciare le aule universitarie per passare a maneggiare armi contro i russi.

I loro appartamenti da studenti in poche settimane sono diventati le basi operative dove raccogliere e smistare centinaia di pacchi pieni di strumenti tecnologici (droni, visori termali, radio, power bank) e tattici (elmetti, giubbotti antiproiettili, occhiali per cecchini). Lì dove un tempo c’erano solo libri e quaderni.


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Ucraina, universitari in guerra contro i russi

Molti di loro, attraverso i social, raccontano di avere molta paura, ma non possono restare fermi. In attesa di riprendere il percorso di laurea, infatti, hanno trasformato la sala mensa dell’università in un deposito di aiuti. Un obbligo quasi morale di fronte alla sofferenza del proprio territorio.

Altri, invece, all’interno di una ex fabbrica di birra ormai abbandonata fabbricano molotov come in una catena di montaggio. “Ne produciamo 1.500 al giorno. Abbiamo dovuto chiedere consigli ai nostri professori di chimica del liceo per trovare una formula efficace”, racconta una delle leader, 21 anni e una brillante carriera universitaria nel campo dell’informatica. Giovani che in pochi giorni hanno visto la loro vita cambiare.


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A proposito dell'autore

Mi chiamo Morana Alessandro, classe 2000, palermitano. “non aver paura di sbagliare un calcio di rigore. Non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore”