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Un respiratore per due persone. La scoperta del Prof. Ranieri

L’emergenza coronavirus si sta dimostrando sempre più una vera e propria lotta contro il tempo, una battaglia che può essere vinta solo restando tutti a casa mentre in prima linea medici, infermieri e operatori sanitari danno il loro meglio per i malati ricoverati nei reparti di terapia intensiva.

I malati continuano ad aumentare e di contro i respiratori scarseggiano. Ed è proprio in questa situazione di grande stress che arriva una buona notizia: in Emilia-Romagna è stato realizzato un respiratore capace di collegarsi a due persone invece che a una. La scoperta tutta italiana, permetterà di raddoppiare i posti in terapia intensiva.

L’idea è venuta a un team guidato dal Professore Marco Ranieri, direttore della terapia intensiva del Sant’Orsola di Bologna, e subito realizzata da un’impresa di Mirandola (Modena). Il primo prototipo, realizzato in 72 ore, è stato già testato a Bologna e funziona.

 “E’ come moltiplicare i pani e i pesci”, ha spiegato il commissario per l’emergenza coronavirus, Sergio Venturi. “E’ straordinario”, ha commentato il governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini”.

“Avevamo lavorato tutta la notte, cercando all’estero cosa era stato fatto, consultando altri colleghi. Eravamo disperati e avevamo bisogno di trovare una soluzione in tempi rapidi” racconta il dott. Ranieri. «Avevamo lavorato tutta la notte, cercando all’estero cosa era stato fatto, consultando altri colleghi. Eravamo disperati e avevamo bisogno di trovare una soluzione in tempi rapidi>>. “Utilizzando questa tecnica – spiega il direttore della terapia intensiva del Sant’Orsola – è vero che aumentiamo la capacità di assistenza, ma al tempo stesso riduciamo la qualità dell’assistenza. Vuol dire che siamo a un livello vicino alla disperazione.

Non lo siamo – precisa –- noi oggi riusciamo a rispondere a tutte le esigenze, con grande fatica e con grande stress. Ci stiamo riuscendo. Ma la gente ci deve aiutare restando in casa”

L’ennesima impresa eccezionale da parte di uomini e donne in trincea che stanno onorando la sanità pubblica italiana.

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A proposito dell'autore

Angelo Casano è nato e cresciuto nell'isola di Pantelleria. Medico. Legatissimo al suo Sud, adora la sua isola. Giornalista pubblicista