Home

Unipa, le tasse e la situazione di cassa

Da quest’anno gli studenti universitari palermitani si sono visti diminuire le risorse finanziarie a loro disposizione, quelle per intenderci delle borse di studio, e aumentare le loro spese per garantirsi gli studi, le tasse.

Questa situazione, che rende ancora più difficile riuscire a garantirsi il “diritto allo studio”, è data dal bisogno dell’università di rimpinguare le proprie casse; ma se si guarda l’analisi finanziaria di Unipa si può constatare che l’università nel 2013 a fronte di una spesa totale di 401.472.888,39 milioni di euro ha avuto entrate per 458.923.275,54 milioni di euro, per un guadagno di oltre 50 milioni di euro.

Andando a visionare la “situazione di cassa” si legge che il fondo cassa alla fine dell’esercizio 2013 è di 126.733.629,16 milioni di euro.

La domanda sorge spontanea, che fine fanno questi soldi? Sono bloccati a causa di pratiche burocratiche?

Se sì, perché non si possono sbloccare? Se no, perché non le si utilizza per ripristinare la facoltà di scienze politiche o per migliorare i servizi spesso troppo scadenti dell’università?

Ovviamente queste sono solo domande poste da uno studente che ha esaminato, per quanto possibile nelle sue competenze, i conti dell’università e non da un economista; e sono domande poste, senza alcuna ironia o accusa, per ricevere una risposta concreta, anche per chi non se ne intende di economia, su dove vadano a finire le tasse versate; e magari per capire anche come mai l’università della quinta città d’Italia sia, secondo la classifica stilata da Il Sole 24 Ore, la penultima università d’Italia (sessantesima su sessantuno).

Condividi

Post correlati

A proposito dell'autore

Daniele D’Anna nato a Palermo 20 anni. Studente universitario. Per 4 anni militante nell’associazione Giovani Militanti Per Palermo, costituente dell’associazione Palermo Risorge e vicino al progetto “Libera Destra” del presidente Gianfranco Fini.