Università e lavoro: Ecco cosa studiare per lavorare subito con stipendi più alti

Università, quali corsi di laurea studiare che offrono subito lavoro con stipendi più alti in Italia, ecco la classifica con i nuovi dati.

Scegliere cosa studiare all’università è una delle decisioni più importanti per il futuro professionale. Ma quali facoltà garantiscono davvero un ingresso rapido e retribuito nel mondo del lavoro? I nuovi dati di Almalaurea, analizzati da La Repubblica, tracciano un quadro aggiornato delle prospettive occupazionali dei laureati italiani.

Le analisi mettono a confronto tassi di occupazione, stipendi medi e grado di coerenza tra studi e lavoro svolto, fornendo un orientamento utile per chi sta per scegliere il proprio percorso universitario.

Le lauree con i tassi di occupazione più alti

Secondo l’indagine, le lauree che permettono di trovare lavoro più velocemente sono quelle in ambito sanitario, ingegneristico e informatico.

• I laureati in professioni sanitarie (infermieristica, fisioterapia, ostetricia) registrano tassi di occupazione altissimi già a un anno dal titolo.
• Anche ingegneria e informatica confermano la loro forza: la domanda di professionisti è trainata dalla digitalizzazione e dalla transizione ecologica.

Più complesse, invece, le prospettive iniziali per i laureati in ambito umanistico e artistico, che spesso richiedono ulteriori esperienze o specializzazioni per diventare competitivi sul mercato del lavoro.

Tassi di occupazione a 1 anno dalla laurea

A un anno dal titolo, il tasso medio di occupazione si attesta al 78%, ma con grandi differenze tra i vari gruppi disciplinari:

• Ingegneria industriale e dell’informazione: 92,9%
• Informatica e tecnologie ICT: 92,7%
• Medico-sanitario e farmaceutico: 87,7%
• Politico-sociale e comunicazione: 87,7%
• Architettura e ingegneria civile: 87,1%
• Economico: 85,2%
• Agrario-forestale e veterinario: 82,6%
• Scientifico: 80,5%
• Educazione e formazione: 80,2%
• Scienze motorie e sportive: 79,8%
• Linguistico: 71,5%
• Arte e design: 67,9%
• Letterario-umanistico: 61,9%
• Psicologico: 60,7%
• Giuridico: 58,1%

A 5 anni dalla laurea, quasi tutti i gruppi mostrano un aumento, con punte oltre il 95% per ingegneria e informatica.

Le facoltà che fanno guadagnare di più

Anche le differenze negli stipendi medi sono marcate. A un anno dalla laurea, si va da quasi 1.800 euro netti per ingegneria a poco più di 1.100 per l’area giuridica:

• Ingegneria industriale e dell’informazione: 1.783 €
• Informatica e tecnologie ICT: 1.777 €
• Medico-sanitario e farmaceutico: 1.660 €
• Economico: 1.614 €
• Psicologico: 1.565 €
• Architettura e ingegneria civile: 1.497 €
• Scientifico: 1.451 €
• Agrario-forestale e veterinario: 1.426 €
• Politico-sociale e comunicazione: 1.400 €
• Educazione e formazione: 1.323 €
• Linguistico: 1.280 €
• Letterario-umanistico: 1.234 €
• Arte e design: 1.211 €
• Scienze motorie e sportive: 1.210 €
• Giuridico: 1.181 €

Questi dati evidenziano come la scelta del percorso di studi influenzi direttamente anche il potenziale reddito nei primi anni di carriera.

Le lauree più “efficaci” per il mondo del lavoro

Oltre a occupazione e stipendio, l’indagine misura anche l’“efficacia” della laurea, ossia la coerenza tra il lavoro svolto e il percorso di studi.

• A un anno dal titolo, solo il 60,8% dei laureati triennali e il 68,2% dei magistrali ritiene il proprio lavoro coerente con gli studi.
• Le lauree sanitarie e ingegneristiche superano l’80% di coerenza, segno di un inserimento diretto nei settori per cui formano.
• Al contrario, ambiti come politico-sociale e artistico registrano percentuali inferiori, con oltre la metà dei laureati impiegati in settori diversi.

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