Università in Italia: Ecco quanto costa davvero studiare nel 2025 tra pubblica, privata ed estero
Ecco i costi aggiornati per frequentare l’università in Italia nel 2025, tra tasse, affitto, vitto, quanto costa realmente.

La laurea, un tempo garanzia di riscatto sociale, oggi rappresenta un investimento economico importante, spesso non alla portata di tutte le famiglie. Dai costi delle università pubbliche e private alle spese per vitto e alloggio, fino alle opportunità (e difficoltà) di studiare all’estero: ecco una guida completa e aggiornata per orientarsi tra tasse, borse di studio e strategie per pianificare il futuro accademico dei propri figli.
Quanto costa davvero studiare in Italia?
L’università pubblica, pur restando la scelta più accessibile, presenta comunque costi non trascurabili per chi vive lontano da casa. Le tasse universitarie variano a seconda della fascia ISEE e della facoltà scelta: da poche centinaia di euro annue per chi rientra nella “no tax area”, fino a oltre 4.000 euro all’anno in atenei come l’Università Bicocca o il Politecnico di Milano.
Ma la spesa più grande per uno studente fuorisede resta l’alloggio: da 300 a 800 euro al mese, a seconda della città e della tipologia di sistemazione. Le città universitarie più care in Italia sono Milano, Roma, Bologna, Venezia, Padova e Torino. A queste cifre vanno aggiunti i costi per vitto, trasporti, materiale didattico e spese quotidiane, portando il budget mensile a una media di 900-1.200 euro. Per un triennio, si parla di un investimento complessivo tra 36.000 e 48.000 euro.
L’università privata: quanto si spende?
Scegliere un’università privata significa affrontare costi molto più elevati. Gli atenei più prestigiosi, come la Bocconi di Milano, richiedono oltre 16.000 euro l’anno per la triennale e fino a 18.000 euro per la magistrale. Per chi punta a un master, soprattutto in ambito economico o manageriale, la spesa può superare i 50.000 euro. Anche le facoltà come Medicina o Giurisprudenza, in versione privata, possono comportare costi annui dai 10.000 ai 20.000 euro.
Studiare all’estero: opportunità o rischio economico?
Le università straniere attraggono per qualità e prestigio, ma richiedono un budget importante. Ad Harvard, ad esempio, la retta supera i 50.000 dollari l’anno. In Inghilterra, dopo la Brexit, studiare costa quanto negli Stati Uniti, senza accesso ai finanziamenti pubblici per gli studenti europei. Più accessibili risultano le università tedesche, che prevedono contributi contenuti e agevolazioni per gli studenti comunitari.
Chi desidera fare un’esperienza all’estero può approfittare dei programmi Erasmus e delle borse di studio che coprono in parte le spese, anche se la permanenza prolungata può comunque incidere sul bilancio familiare.
Le agevolazioni: come risparmiare su tasse e spese
Il sistema universitario italiano prevede diverse forme di sostegno per studenti meritevoli o in difficoltà economica. Le esenzioni totali o parziali dalle tasse sono legate all’ISEE e al numero di crediti acquisiti. Esistono anche contributi per l’affitto, il servizio mensa, premi di laurea e finanziamenti per la mobilità internazionale. Un’alternativa sempre più scelta è quella delle università telematiche, che riducono i costi logistici e offrono una maggiore flessibilità.