Pillon dice la sua su un’agevolazione che l’Università di Bari vuole proporre alle studentesse per aumentare il numero di donne in facoltà che per anni sono state etichettate come “maschili”. Il rappresentante leghista inizia a scrivere al suo pubblico: “L’università di Bari spinge per far iscrivere ragazze a corsi di laurea tipicamente frequentati in prevalenza dai ragazzi”.
Pillon poi argomenta su cosa sia naturale per gli uomini all’Università e cosa lo sia per le donne: “È naturale che i maschi siano più appassionati a discipline tecniche all’Università. Tipo ingegneria mineraria, per esempio. Mentre le femmine abbiano una maggiore propensione per materie legate all’accudimento, come per esempio ostetricia”.
E Pillon aggiunge: “Questo però non sta bene ai cultori del Gender, secondo i quali ci DEVONO essere il 50% di donne nelle miniere e il 50% di uomini a fare puericulture”.
Poi il più importante esponente del Family Day tiene a precisare a chi se ne potrebbe risentire delle sue parole legato al mondo universitario: “Ovviamente ognuno è libero. E ci sono le sacrosante eccezioni. Ma è naturale che le ragazze siano portate verso alcune professioni. E i ragazzi verso altre. Imporre ai maschi di pagare più delle femmine per orientare la libera scelta di un percorso universitario è un modo di fare ideologico. E’ inoltre finalizzato a manipolare le persone e la società”.
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