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Università siciliane, la promessa di Musumeci: “Valorizzeremo i laureati eccellenti dell’isola”

Dare ai giovani, studenti e laureati, le “ali” per volare. Sono questi i piani di Nello Musumeci, presidente della Regione Siciliana, per gli universitari della Sicilia. Così da mettere a sistema le competenze di alto livello acquisite dagli allievi, attivare tirocini negli uffici regionali, radicare maggiormente l’istituzione accademica nel Sud e nel Mediterraneo.

“Da parte della Regione – ha sottolineato il presidente Musumeci durante un incontro a Unict – c’è la più ampia disponibilità a sottoscrivere protocolli e intese che possano consentire ai ragazzi che vorranno frequentare tutti gli atenei dell’Isola di accedere ai mercati del mondo e contribuire a costruire il futuro di questa terra”.


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Musumeci: “Valorizzeremo i laureati eccellenti della nostra isola”

“Tirocini e ricerca sono ambiti in cui siamo pronti a siglare intese. Anche perché abbiamo bisogno di competenze per sfruttare al meglio i fondi europei e del Pnrr. Per assicurare risorse adeguate alla Scuola – ha aggiunto il governatore – occorre aprire un dibattito con lo Stato per capire quali risorse Roma intende investire al Sud nella formazione d’eccellenza. Penso, ad esempio, al progetto di un Politecnico del Mediterraneo”.

“Abbiamo però la necessità di avere una prospettiva di futuro per la Sicilia che continua a pagare una condizione di perifericità in Europa. Possiamo avere, invece, un ruolo di centralità nel Mediterraneo, dove oggi Italia ed Europa sono assenti, per creare sviluppo, lavoro, ricerca, opportunità. Questa impostazione – ha proseguito il governatore – è essenziale affinché questo grande “contenitore di competenze” che è la Scuola superiore di Catania, di cui sono stato co-fondatore come presidente della Provincia 24 anni fa – possa esprimere energie e professionalità anche per aiutarci ad affrontare le sfide epocali che ci aspettano su desertificazione, utilizzo dell’acqua, energia”.


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A proposito dell'autore

Mi chiamo Morana Alessandro, classe 2000, palermitano. “non aver paura di sbagliare un calcio di rigore. Non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore”