Mentre la campagna vaccinale avanza, il governo è al lavoro sull’ipotesi di effettuare il richiamo del vaccino anti-Covid in vacanza, nel luogo di villeggiatura prescelto. In attesa del confronto decisivo all’esecutivo, le Regioni spingono verso questa scelta per sostenere il settore del turismo.
A inizio maggio, il Commissario per l’emergenza sanitaria, il Generale Figliuolo, aveva già preannunciato di voler istituire dei luoghi ad hoc dove potersi vaccinare in vacanza, ovvero di “utilizzare strutture presso centri montani o estivi”, senza la necessità che gli interessati ritornino nella Regione o Stato di appartenenza per ricevere la loro seconda somministrazione. Ad appoggiare Figliuolo, anche Bernabò Bocca, Presidente nazionale di Federalberghi.
Tra le Regioni favorevoli a sostenere l’iniziativa, con grande impegno e volontà, anche la Sicilia. Il Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, aveva infatti già annunciato la possibilità di proseguire con le vaccinazioni anche negli stabilimenti balneari, così da poter facilitare ed incoraggiare i turisti che decideranno di trascorrere l’estate sull’Isola. “Dopo le parrocchie, andremo anche al mare, siamo pronti a fare le vaccinazioni anche negli stabilimenti balneari, naturalmente d’intesa con la federazione interessata ed il consenso dei titolari. Non ci dobbiamo mai fermare, neppure in estate”, queste le dichiarazioni del governatore.
Oltre al Presidente della Regione, sono molti i sindaci delle località turistiche dell’Isola che si dichiarano favorevoli al richiamo del vaccino in vacanza per i turisti. Tra questi, Mario Bolognari, sindaco di Taormina, si dice “favorevolissimo” alla proposta, e dichiara: “Sono previste 16 postazioni entro uno dei nostri parcheggi pluripiano, già a partire dalla prossima settimana. E ho chiesto di poterlo utilizzare non solo per i nostri residenti, ma anche per i turisti, possibilmente anche stranieri“. Favorevole, anche il sindaco di Cefalù, Rosario Lapunzina: “La seconda dose ai turisti può essere fatta in qualsiasi posto. A Cefalù abbiamo da ieri la possibilità del Palazzetto dello Sport con la possibilità di fare vaccini di tutti i tipi. Noi chiediamo proprio questo: di far fare i vaccini, ovunque ci si trovi“.
La somministrazione della seconda dose di vaccino per i turisti in vacanza, in una Regione diversa da quella della prima somministrazione o anche per chi arriva nel nostro Paese, comporterebbe però anche dei problemi. Ad evidenziarli, è il Presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga. “Se qualcuno pensa di poter gestire milioni di persone che vanno in vacanza in alcune località turistiche, ha bisogno di personale per farlo. La regione in cui arrivano i turisti, non deve avere solo mettere a disposizione dosi ma anche personale. Diventa molto difficile“, così spiega Fedriga, preoccupandosi dell’aspetto organizzativo.
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