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“Welcome week”, l’Unipa si trasforma in cittadella dell’orientamento

Simulazioni di test d’ingresso, stand informativi sui servizi offerti agli studenti e consigli su quali facoltà scegliere per trovare lavoro più facilmente. Ha aperto i battenti la Welcome Week dell’Università di Palermo, il meeting che fino a venerdì prossimo accoglie nella cittadella Universitaria di viale delle Scienze gli studenti dell’ultimo anno delle scuole superiori, che tra pochi mesi dovranno scegliere la facoltà da frequentare.

Già nel primo giorno, più di 2500 giovani, ma anche famiglie, hanno assiepato il Polididattico dove sono stati allestiti 23 punti informativi, presso cui è possibile registrarsi al Portale studenti per conoscere le agevolazioni offerte dall’Ersu e avere informazioni sugli scambi internazionali, primo tra tutti il progetto Erasmus. Agli studenti viene data anche la possibilità di sostenere le simulazioni delle prove di accesso alle facoltà di Architettura, Economia, Giurisprudenza, Ingegneria, Medicina e Chirurgia, oltre che partecipare alle conferenze di presentazione delle singole facoltà dell’Ateneo.

I servizi offerti dall’Università di Palermo sono stati illustrati ai media dal rettore Roberto Lagalla, dal direttore del Centro Orientamento e tutorato Alida Lo Coco, dal dirigente dell’Area Formazione, cultura e servizi agli studenti Maria Averna e dal responsabile dell’Ambulatorio medico Marcello Mezzatesta. Presenti anche i funzionari Claudia Umiltà del Cot, Antonella Tarantino, responsabile del servizio Museale d’Ateneo e Richard Orthofer degli Affari Internazionali.

«In questi anni – ha detto il rettore Roberto Lagalla – abbiamo dovuto fare i conti con i pesanti tagli all’ateneo e con la totale assenza di cooperazione da parte della Regione. Abbiamo operato una profonda revisione dell’offerta formativa, riducendo il numero dei corsi di laurea, ma mantenendo costanti le iscrizioni. Nonostante tutto stiamo cercando di rendere l’Università di Palermo una realtà competitiva e più vicina al modello europeo. Chi si laurea qui ha le stesse competenze dei colleghi degli atenei del Nord, sono gli sbocchi occupazionali che ci penalizzano. Bisogna intensificare il rapporto tra il mondo dell’università e quello del lavoro, perché da questo punto di vista paghiamo lo scotto di vivere in un contesto socio-economico poco favorevole».

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A proposito dell'autore

Responsabile Comunicazione Istituzionale Unipa e direttore di Ateneo News