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Nuova ondata covid. Unipa: torna la modalità telematica

Con la nuova ondata di casi di covid, le misure per evitare i contagi sono state nuovamente inasprite. Il 26 ottobre è entrato in vigore l’ultimo DPCM, in validità fino al 24 novembre 2020. Così anche le nuove disposizioni presenti nell’ultima nota rettorale (protocollo 89268 del 26/10/2020). Le restrizioni riguardano le cerimonie pubbliche, momentaneamente sospese, le riunioni degli organi collegiali in modalità telematica e lo svolgimento delle attività didattiche, prevalentemente online.

nuova ondata covid: lezioni in modalità mista

Lo scorso anno accademico, dall’inizio del secondo semestre in poi, si è svolto interamente a distanza. A partire da giugno, il via libera per lo svolgimento delle cerimonie in presenza, nel massimo rispetto delle misure anti-covid. Nella fase iniziale dell’Anno Accademico 2020/2021 è avvenuta “una graduale ripresa delle lezioni in presenza in base alla capienza delle aule ricalcolata secondo le norme e con un piano di riorganizzazione e di redistribuzione dei posti a sedere”. Tale concessione ha riguardato “il 70% dei corsi di studio”, tenuto conto del numero degli iscritti (https://www.unipa.it).

In questi giorni, tuttavia, vista la nuova ondata di casi si è discusso della possibilità di tornare alla modalità telematica, sospendendo così le lezioni in presenza. Con la nota rettorale del 26/10 (prot. 89268) è stata data “si dà facoltà ai Direttori di Dipartimento […] di valutare la possibilità di svolgimento della didattica esclusivamente in modalità a distanza laddove la partecipazione effettiva degli studenti in presenza sia poco significativa e nel caso in cui le attività pratico-laboratoriali non siano particolarmente rilevanti sul carico didattico complessivo”.


Leggi anche: Università. Gli studenti chiedono agli atenei di caricare online le lezioni


L’opinione degli studenti

Per alcuni corsi (come quelli del Dipartimento di Scienze Umanistiche), a partire da giovedì 29/10/2020 le attività didattiche verranno svolte esclusivamente a distanza. Tale decisione, presa nel rispetto delle nuove disposizioni ministeriali, non ha sorpreso la comunità studentesca, visto l’impennare dei contagi dovuto alla nuova ondata covid. Tuttavia, non tutti l’hanno accolta allo stesso modo. C’è chi vede la didattica a distanza come preziosa per favorire la totale fruizione dei corsi. Vedi l’articolo dedicato all’appello degli studenti per la registrazione delle lezioni:

Alcune testimonianze di studenti Unipa sulla nuova ondata covid:

I favorevoli alla dad

“Io sono favorevole alla DAD perché ci permette di evitare spostamenti ed evitare contatti con altre persone, e soprattutto credo sia molto più comoda come modalità perché evitiamo di tenere la mascherina durante l’intera durata delle lezioni. Però allo stesso tempo bisogna pensare anche a quella minoranza di persone, che magari ha problemi riguardo alla connessione e alla mancanza di dispositivi elettronici adeguati.” (Valeria)

“A me la didattica a distanza è servita parecchio in quanto, non abitando a Palermo, mi ha permesso di risparmiare economicamente ma anche in termini di tempo, organizzando meglio le giornate” (Rosa)

I nostalgici dei banchi dell’Ateneo:

“Io ho seguito sempre in presenza e non vorrei aver tolta questa possibilità. Capisco di appartenere a una minoranza, ma non sarei d’accordo qualora questa non dovesse essere tutelata” (Simone)

“Credo che la didattica in presenza offra qualcosa che online non si potrà mai avere, cioè un’interazione naturale tra gli stessi studenti o tra studente e insegnante. Oltretutto, per chi studia le lingue, sorge un’ulteriore problematica legata alla qualità delle lezioni, che online si riduce notevolmente (proprio dal punto di vista audio-orale, per le lezioni in lingua). La DAD è molto limitante… dal punto di vista del coinvolgimento, in quanto questo risulta essere passivo nella modalità telematica. Può anche capitare che non si disponga delle attrezzature dovute, con conseguente disagio nello svolgimento degli esami” (Domenico)

La speranza di tornare alla normalità

Il bollettino di oggi, 27 ottobre, riporta ben 21.994 casi a fronte di 174.398 tamponi. I morti sono 221, secondo i dati del ministero della Salute. È strettamente necessario attenersi alle misure contro i contagi, ed è necessario “stringere i denti” per superare questa nuova ondata di contagi. L’adozione della modalità a distanza non è stata facile, soprattutto considerando che non si è ancora consolidata. Il desiderio delle studentesse e degli studenti di UniPa è di poter tornare a seguire le lezioni insieme, a preparare con i propri amici quegli esami che sembrano troppo grandi e impossibili da superare, ma che poi si passano sempre con successo. Il desiderio è la normalità, un concetto che è stato stravolto con il diffondersi dell’epidemia e con la perdita di tutti quei piccoli momenti che davamo per scontati. Non è troppo tardi per salvarci, tutti insieme si può. E come riporta il sito UniPa in prima pagina, “Saremo più forti di prima”.

E voi cosa ne pensate?

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A proposito dell'autore

Neolaureata in Mediazione Linguistica a Unipa, dove adesso frequenta il corso di Lingue Moderne e Traduzione per le Relazioni Internazionali. Le piace cantare, suonare e scrivere. Ama le parole e le ama in diverse lingue, pensa che abbiano un grande potere. Sogna di girare il mondo e di portarsene un pezzo dopo ogni viaggio. Crede nella bontà e nell'altruismo. La sua missione è far ridere gli altri.