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Vergogna Germania. Sentenza: “Il nome di Falcone non merita tutela”.

Maria Falcone, sorella del giudice uccisi dalla mafia, aveva fatto ricorso contro un ristoratore di Francoforte. Constantin Ulbrich, così si chiama l’uomo, aveva dato il nome di “Falcone e Borsellino” alla sua pizzeria. Ai due magistrati uccisi dalla mafia ha anche intitolato alcuni piatti del menu.

Sui muri, è appesa la celebre foto di Tony Gentile che ritrae i due giudici e accanto l’immagine di don Vito Corleone (Marlon Brando) nel Il Padrino.

Nelle pareti poi tutta una serie di buchi a simboleggiare fori di proiettile. Una sorta di mescolanza profana tra bene e male, insieme tra piatti di pasta, pizze e birra.

Una violazione della memoria dei due magistrati” per la sorella del giudice Giovanni Falcone, Maria Falcone, che ha richiesto di inibire al proprietario del locale, di non utilizzare il nome Falcone nell’intestazione della pizzeria.

La sentenza

Ieri il verdetto: “Ricorso respinto” perché sono passati quasi 30 anni dalla morte di Falcone e il tema della lotta alla mafia non è più così sentito tra i cittadini.

“Inoltre – prosegue la sentenza – il giudice ha operato principalmente in Italia e in Germania è noto solo a una cerchia ristretta di addetti ai lavori e non alla gente comune che frequenta la pizzeria”.

A nulla sono valsi i documenti prodotti dalla Fondazione Falcone e dalla sorella del magistrato assassinato a riprova della fama internazionale e in particolare della notorietà in Germania del magistrato palermitano. 

“E’ una sentenza che ci addolora molto- afferma Maria Falcone-  Proprio nel momento in cui il valore del lavoro e dell’eredità umana e professionale di Giovanni Falcone viene riconosciuto a livello mondiale, un magistrato di un Paese che soffre sulla sua carne il pesante ingombro della presenza delle mafie scrive un verdetto simile. Ma faremo ricorso”.

E dire che nel tempo, numerosi erano stati i riconoscimenti tributati alla figura di Falcone da istituzioni Tedeschi.

Le dichiarazioni del Sindaco Orlando:

“La motivazione con cui il Tribunale di Francoforte ha giudicato che non è lesivo della memoria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino il loro accostamento a personaggi mafiosi e l’uso dell’immagine per una pizzeria, è estremamente preoccupante. Affermare che l’utilizzo dell’immagine delle vittime di mafia sia più o meno lecito in base alla loro notorietà è già grave perché lascia intendere che vi siano vittime di serie A e serie B. Ancor più discutibile è l’argomentazione della poca notorietà dei due magistrati in Germania, in considerazione proprio del fatto che Falcone e Borsellino sono oggi e lo erano già in vita ben noti in tutta Europa e oltre. Pur nel rispetto delle prerogative della Magistratura tedesca, mi auguro che il nostro Governo esprima il proprio disappunto per quanto avvenuto, confidando in una revisione di questa decisione che rischia peraltro di rappresentare un pericoloso precedente in quel Paese”.

In un Paese come la Germania che, nel tempo, ha mostrato grande sensibilità ai temi della mafia e della legalità dispiace constatare la mancanza di sensibilità storica del giudice che ha emesso la sentenza in questione. Un motivo di indignazione per tutti i cittadini, non sono siciliani o italini. Perchè chi lotta contro la criminalità organizzata e paga con la vita le conseguenze del suo impegno, dovrebbe almeno meritare rispetto incondizionato. Oltre che la gratitudine di tutti i cittadini onesti, in qualsiasi parte del mondo.

Ci auguriamo che il ristoratore possa da se avere una presa di coscienza e modficare i suoi piani marketing. Perchè quello che per lui è un business per noi è una ferita profonda e dolorosa, che non si rimarginerà mai.

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A proposito dell'autore

Da 13 anni laureata in comunicazione e tecnica pubblicitaria. Dopo aver fatto diverse esperienze all’estero, ha deciso di fermarsi nella sua terra siciliana, collezionando anni di esperienza nel campo degli eventi e dell’organizzazione congressuale. Da pochissimo ha fondato una sua agenzia di eventi e comunicazione, la Mapi. E’ appassionata di moda, cinema e spettacolo. Ha un debole per le giuste cause e per i Mulini a vento. Il suo sogno? Coltivare e mantenere vivo l’entusiasmo per la vita e per ogni sua piccola forma e manifestazione. Da 13 anni sono laureata in comunicazione e tecnica pubblicitaria. Dopo aver fatto diverse esperienze all’estero, ho deciso di fermarmi nella mia terra siciliana, collezionando anni di esperienza nel campo degli eventi e dell’organizzazione congressuale. Da pochissimo ho fondato una mia agenzia di eventi e comunicazione, la Mapi. Sono appassionata di moda, cinema e spettacolo. Ho un debole per le giuste cause e per i mulini a vento. Il mio sogno? Coltivare e mantenere vivo l’entusiasmo per la vita e per ogni sua piccola forma e manifestazione.