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“Ministro Manfredi quando ti scusi?” La rabbia dei medici in ostaggio

“Ministro Manfredi ma quando ti scusi?” Lo sfogo dei medici in ostaggio.

“Uno dei 23mila ostaggi” così si è firmato un giovane medico che ha sostenuto a settembre il test d’ingresso per la scuola di specializzazione in Medicina.

Il giovane medico ha affidato ad un lungo post sui social il suo personale sfogo, dopo aver assistito all’ennesimo rinvio della pubblicazione della graduatoria dei vincitori.

Personale sfogo che è diventato in poche ore lo sfogo di tanti giovani medici visto che centinaia di colleghi stanno condividendo le sue parole.

I giovani medici pretendono delle scuse da parte del Ministro Manfredi in quanto a distanza di 3 mesi più di 23mila colleghi vivono in apnea per un concorso dove nessuno dei concorrenti ancora conosce in quale scuola e in che città dovrà specializzarsi.

Medici in ostaggio. Il riassunto della dimensione del problema

Medici in ostaggio. Riportiamo le parole di Guido Catalano che alla fine del suo sfogo si è firmato come “Uno dei 23000 ostaggi”

Quando il 22 Settembre ho sostenuto il test d’ingresso nella scuola di specializzazione in Medicina (SSM2020 per gli amici) non avrei mai immaginato di stare per diventare, nei mesi a seguire, io insieme ad altri 24000 colleghi, OSTAGGIO dei capricci e dell’inefficienza della macchina politico-burocratica di questo Paese.

Con quello comunicato il 3 Dicembre, siamo al quarto rinvio e ritardo nella tabella di marcia che il ministero dell’università e ricerca (MUR) inizialmente da Bando aveva fissato e che già a partire dal mese di Ottobre prospettava la possibilità per i vincitori di concorso di essere assegnati e immatricolarsi nelle scuole scelte per poi attendere, con serenità e lecito preavviso, il giorno della presa di servizio fissata, sempre da Bando, per il 30 Dicembre.

Ma ad oggi, a 3 mesi da quel test, nessuno dei concorrenti ancora conosce in quale scuola e in che città dovrà specializzarsi e, alla già vergognosamente tarda data del 3 Dicembre, è stato posto come nuovo termine per conoscere la propria assegnazione il 15 Dicembre.


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Quindi, ricapitolando, dal 15 al 30 Dicembre, stando alle ultime “rassicurazioni” in merito comunicate, con le festività natalizie di mezzo, si avrà l’apertura della fase di scelta, la sua chiusura, l’apertura delle procedure di immatricolazione presso le varie scuole e in ultimo la presa di servizio.

In 15 giorni. Festivi inclusi.

Cosa stabilisce il Bando come pena per un ritardo dei concorrenti nel rispettare i tempi di queste procedure? Decaduti dalla assegnazione e ci vediamo alla prossima lotteria per il 2021.

Medici in ostaggio. Ma a questo punto è lecito chiedersi quale sia la pena o il contrappasso per il ministro Manfredi e il ministero tutto per non avere rispettato neanche una delle date che si è affannato a comunicare negli ultimi mesi trascinando goffamente la risoluzione di questo concorso dall’autunno al periodo Natalizio.

Nessuna pena o penale, bensì l’emissione a mezzo stampa di un proclama, l’ultimo, sbrodoloso in cui ci si fregia anzi che in un momento così particolare, al netto dell’ulteriore slittamento di date, ci garantiranno comunque la presa di servizio il 30 Dicembre.

Non so se si aspetti, dall’alto del suo scranno, davvero di essere ringraziato per questa pronta puntualizzazione.Ma cosa vuol dire in termini pratici “presa di servizio garantita il 30 Dicembre” e non nell’Iperuranio in cui queste persone fingono di vivere da 3 mesi a questa parte?


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Questo vuol dire che in un Paese praticamente bloccato per Natale dai recentissimi decreti del capo del governo, avremo garantito, a detta di Manfredi, il diritto di elemosinare biglietti aerei last minute, a prezzi esorbitanti e introvabili,

Il diritto di affittare praticamente a distanza e a scatola chiusa stanze in affitto da un capo all’altro dell’Italia, traslocare in fretta e furia,

mentre in molti, me compreso, stanno contemporaneamente prestando servizio nei reparti Covid o sul territorio come USCA, in risposta a un’emergenza sanitaria provocata in grossa parte da ulteriore inefficienza e mancanza di lungimiranza politica e sanitaria da parte di questo governo su cui è ormai inutile dilungarsi.

Tutto questo per prendere servizio il 30 Dicembre, unica data che il ministro ci garantisce oggi, ma anche data che paradossalmente sappiamo per certa fin da quando il Bando di concorso è stato pubblicato.

Se certamente è troppo ed è impossibile pretendere dal ministro e il MUR tutto puntualità, date e tempi certi una volta per tutte, quello che almeno mi aspettavo di vedere e che vorrei venisse scritto nelle note ufficiali che nelle ultime settimane si sono accavallate e spesso smentite tra di loro anche a meno di 24h di distanza l’una dall’altra (emblematico come ieri si dava certezza per l’apertura delle scelte oggi), è la parola SCUSA che dalla bocca di questi signori mai è stata pronunciata.


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Scuse necessarie per un concorso che è stato concepito fin dall’inizio a prestare il fianco a ricorsi su ricorsi da parte di colleghi concorrenti già MMG e specializzandi e quindi inevitabili ritardi, scuse per domande propinate ambigue, di cui una letteralmente SBAGLIATA, e in un’altra da annullare per la scarsa risoluzione del quadro radiologico mostrato nel quesito;

Scuse per i ritardi, scuse per la mancanza di canali di comunicazione ufficiali (spesso abbiamo ricorso ad informazioni e mezze verità comunicate a mezzo di associazioni intermediarie), scuse per un disagio che va avanti da più di 3 mesi e che più avanti si va più si acuisce piuttosto che risolversi.

Ma in una cosa il ministro Manfredi ha ragione, viviamo in tempi particolari. Vero.

Ma questi tempi avevano bisogno di uomini migliori ai posti di comando e i tempi a venire avranno bisogno di puntualità e competenze che la classe politica attuale non sta mostrando.

In un Paese normale in una situazione particolare come questa, all’emergere di cotanta manifesta incapacità, proprio in virtù di quel che verrà dopo, della ricostruzione che seguirà a questa Pandemia..

Sarebbe doveroso aspettarsi delle dimissioni immediate da parte del Ministro ma siccome non siamo un Paese normale, ed è pur sempre una situazione straordinaria quella che viviamo, da un ministro del genere sarebbero almeno dovute se non gradite delle SCUSE.

Uno dei 23000 ostaggi. Guido Catalano


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