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“Mi manca l’aria e mi sento soffocare” Giulia, studentessa Unipa, racconta la sua solitudine

Una studentessa Unipa scrive alla nostra redazione.

Cara redazione di Younipa…”, così inizia un lungo messaggio che arriva alla nostra redazione attraverso una mail. Lei è Giulia, e ci scrive una lunghissima mail, alle 3 del mattino della notte scorsa. Pubblichiamo le sue parole, su sua richiesta, perché possano servire ad altri ragazzi e ragazze che in questo periodo si sentono soli e stanno accusando il colpo di questi lunghi mesi di pandemia.

Giulia ha 22 anni e ed è una studentessa della facoltà di Lettere. E’ al terzo anno e, quando è iniziata la pandemia, aveva appena cambiato casa a Palermo. Era andata finalmente a vivere con le sue due migliori amiche a Gennaio, e il 2020 per lei si preparava ad essere un anno da favola. Almeno fino alla fine di febbraio.

La mail di Giulia, studentessa Unipa

“Quando è iniziato il lockdown sembrava quasi una vacanza. Le prime settimane le ho vissute come un gioco- ci scrive-. Ero a casa dai miei ma sentivo tutti i giorni i miei amici, e poi anche Paolo. Lo avevo conosciuto a novembre a lezione. Avevamo iniziato a parlarci un giorno che in cui per caso c’eravamo ritrovati seduti vicini. Lui mi aveva chiesto gli appunti delle due lezioni precedenti e da li c’eravamo anche scambiati i numeri. Fino alle vacanze di Natale abbiamo continuato tutte le settimane a sederci vicini, chi arrivava prima prendeva il posto per l’altro. In questi lunghi mesi ho ripensato spesso a quei momenti. Alle nostre mani che si sfioravano mentre il prof spiegava, ai baci rubati durante la pausa. Paolo avevo provato a rivederlo durante l’estate, quando sono tornata a Palermo per liberare la casa, ma lui non era riuscito a venire. Ho dovuto lasciare la casa, si. E anche le mie amiche. I nostri genitori non potevano più permettersi di pagare un affitto a vuoto.

Con Paolo abbiamo provato a programmare una vacanza a Favignana quest’estate. Ma qualche giorno prima di partire lui ha avuto un caso di positività in famiglia e ha dovuto rispettare la quarantena. Un’altra delusione. Quell’anno che prometteva così bene si era trasformato in un incubo. Nonostante tutto speravo che con la ripresa delle lezioni si potesse tornare alla normalità. Ma in realtà non c’è stata nessuna ripresa. Io ho continuato rimanere a casa con i miei. In una situazione sempre più angosciante. A marzo ero riuscita a dare un paio di esami ma poi nulla. Anche adesso mi sento impatanata- continua Giulia nella sua lunga mail.

Le angosce di una studentessa in pandemia

Da un po’ di mesi non riesco a dormire più di 3 ore a notte. La mattina mi sveglio con l’angoscia e non mi viene voglia nemmeno di alzarmi dal letto. Ho anche degli attacchi di panico a volte. I miei genitori dicono che non faccio altro che dargli pensieri. Non do una materia da mesi, nonostante gli esami a distanza, ma non riesco a stare sui libri. A volte li prendo ma appena inizio a leggere mi viene un bruciore allo stomaco e inizio a piangere. Piango tanto. Piango da mesi. Non riesco a stare meglio. Quando accendo la tv sento solo notizie sconfortanti e a volte penso che non finirà più tutto questo. La settimana scorsa ho avuto un momento di panico mentre ero da sola nella mia stanza.

Mi è mancata l’aria e mi sentivo soffocare. Non so cosa fare. Non voglio più stare male.

Stanotte è l’ennesima notte insonne. Prima stavo leggendo alcuni articoli del vostro blog. Non so chi siete o che faccia avete ma mi avete fatto compagnia in tutti questi mesi. Ho letto spesso i vostri articoli che spesso mi hanno strappato un sorriso. Così ho pensato di scrivervi. Perché forse scrivendo riesco a tirare fuori tutta l’angoscia che ho dentro. Mi piacerebbe anche avere un confronto con qualcuno. A volte penso che magari ci sono tanti altri ragazzi che stanno come me, sarebbe bello poterci confrontare e farci coraggio a vicenda. Se vi va potete pubblicare queste righe. Magari aiuterà qualcuno a sentirsi meno solo. Io mi sento sola, spesso. Mi mancano i miei amici, mi manca Paolo, perfino le lezioni universitarie. Spero che presto potremo tutti riprenderci le nostre vite. Ma così davvero non ce la faccio più.

Grazie per avermi ascoltata, anzi letta. 

Giulia”

Se avete paura e sentite solitudine e angoscia, parlatene!

Come Giulia ci ha chiesto, abbiamo pubblicato le sue parole. Ma le abbiamo anche risposto, offrendole la nostra vicinanza e indirizzandola al servizio di supporto psicologico gratuito  dell’Università di Palermo.

Ci ha molto fatto riflettere la mail di Giulia. Perché tanti studenti e studentesse come lei, sicuramente in questi mesi si stanno sentendo soli e disorientati. L’ansia, la depressione, la solitudine, sono brutte bestie che vanno tutte domate e ridimensionate. Sono cose che si insinuano nella mente e non riesci a controllarle. Per questo vi diciamo, a tutti voi nostri lettori, se conoscete qualcuno che sta vivendo una situazione simile, stategli accanto. O se voi stessi vi sentite così, fatevi aiutare, apritevi agli altri. Questo brutto momento passerà per tutti noi, e vedrete che il sole tornerà a spendere nelle vite di tutti. 

Younipa non è solo un blog, è un megafono per le vostre inquietudini, per le vostre denuncia, ma anche per la vostra solitudine. Noi ci siamo. E siamo pronti ad ascoltarvi in ogni momento.


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A proposito dell'autore

Younipa è l'autore generico utilizzato per le comunicazioni di servizio, i post generici e la moderazione dei commenti.

1 risposta

  1. Paol

    Ho messo in atto i miei meccanismi di difesa…non ascolto più notizie inerenti al Covid e ho disattivato i link…..accendo la radio e ascolto buona musica..