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Covid, mille euro a chiamata alle agenzie per trovare i vaccinatori

Trovare i vaccinatori in Italia sembra sia diventato un vero e proprio lavoro. Forse nessuno si sta chiedendo quanto costa la campagna vaccinale al nostro paese. La salute pubblica e il ritorno alla normalità non hanno prezzo, certo. Ma di certo alcune stranezze nel sistema ci sono sempre. L’Espresso di Repubblica, ha raccontato come funziona il reclutamento del personale che svolge le vaccinazioni. Sono cinque le società che si sono assicurate un appalto da 25 milioni per contattare 26 mila sanitari iscritti alla campagna anti-Covid. A conti fatti, sono dunque mille euro per ogni persona contattata. Un compito davvero super retribuito. Ma regioni e asl non avrebbero potuto trovare i vaccinatori gratuitamente? E’ questo l’interrogativo.

A partire dal 4 gennaio scorso Arcuri, il commissario straordinario all’emergenza, ha incaricato le principali agenzie per il lavoro (ApL) di selezionare il personale necessario alla campagna  anti-Covid, quella che si svolgerà in 1.500 gazebo.

Non è un vero e proprio reclutamento come le ApL sono abituate a fare. L’appalto prevede la raccolta dei nomi degli iscritti al portale personalevaccini.invitalia.it, la verifica delle identità e delle iscrizioni agli albi professionali e il successivo colloquio telefonico con i candidati. In termini tecnici quindi, le agenzie stanno facendo screening e non recruiting.

Ciò significa che, ad esempio, un medico siciliano può ricevere una chiamata da una ApL milanese che gli chiede disponibilità a vaccinare i cittadini di una asl di un’altra regione. Quindi lo stato paga mille euro a telefonata alle agenzie interinali per trovare medici e infermieri vaccinatori disponibili.

Le caratteristiche dei vaccinatori secondo il bando

Al portale del personale vaccini, si possono iscrivere medici e infermieri. Anche medici in pensione. Domenico Arcuri l’aveva definita una “chiamata alle armi”, un richiamo accorato alla responsabilità e alla solidarietà da parte di quei cittadini italiani che possono aiutare ad effettuare la più grande campagna di vaccinazione di massa degli ultimi decenni con efficacia e tempestività.

Il costo del lavoro mensile calcolato per i due profili – medici da un lato e infermieri dall’altro – è stato valutato rispettivamente in 6.538,00 € e di 3.077,00 € (valori lordi mensili per 13 mensilità).

Perchè gli infermieri non aderiscono?

Ma perché, nonostante l’ottima retribuzione alla campagna acquisti di Arcuri aderisce solo 1 infermiere su 3 di quelli che servono?

Forse perchè il bando prevede, tra i requisiti per candidarsi, quello di non avere alcun contratto in essere. Ma, conclusa la campagna vaccinale, finisce anche l’esperienza lavorativa. Quindi ciò significa che il bando, pur offrendo un’ottima retribuzione, è a breve termine. E poi si deve ripartire da zero.

Difficile dunque che un infermiere lasci un impiego a lungo termine e contrattualizzato, anche se sottopagato, per partecipare ad un bando che assicura un posto che scade dopo nove mesi. Forti polemiche ha sollevato la cosa tra gli infermieri. E’ intervenuto duramente anche Antonio De Palma, presidente del sindacato degli infermieri Nursing Up: “L’ennesima sberla alla categoria degli infermieri”. Continua De Palma: “Ma a cosa serve stanziare 25 milioni di euro per le agenzie di reclutamento, se gli infermieri da assumere non ci sono?”. Forse, prima di stipulare i contratti con le agenzie interinali per selezionarli, suggerisce il presidente di Nursing Up, bisognava evitare delle regole d’ingaggio capestro.

E se un infermiere costa 3.077,00 euro lordi al mese ma gli infermieri non accettano, e un medico costa più del doppio, ciò significa che non ci saranno i soldi per assumere tutti i 15mila operatori richiesti.

Insomma, un’altra situazione farraggirosa da fronteggiare. Vedremo come si concluderà. E attenderemo che i gazebo di Arcuri siano operativi. Fioriranno in primavere come le primule di cui hanno la forma? Ce lo auguriamo tutti viste le spese che stiamo affrontando per organizzarli.


Leggi anche:

Covid. Vaccinazione di massa: quando e come prenotare


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A proposito dell'autore

Da 13 anni laureata in comunicazione e tecnica pubblicitaria. Dopo aver fatto diverse esperienze all’estero, ha deciso di fermarsi nella sua terra siciliana, collezionando anni di esperienza nel campo degli eventi e dell’organizzazione congressuale. Da pochissimo ha fondato una sua agenzia di eventi e comunicazione, la Mapi. E’ appassionata di moda, cinema e spettacolo. Ha un debole per le giuste cause e per i Mulini a vento. Il suo sogno? Coltivare e mantenere vivo l’entusiasmo per la vita e per ogni sua piccola forma e manifestazione. Da 13 anni sono laureata in comunicazione e tecnica pubblicitaria. Dopo aver fatto diverse esperienze all’estero, ho deciso di fermarmi nella mia terra siciliana, collezionando anni di esperienza nel campo degli eventi e dell’organizzazione congressuale. Da pochissimo ho fondato una mia agenzia di eventi e comunicazione, la Mapi. Sono appassionata di moda, cinema e spettacolo. Ho un debole per le giuste cause e per i mulini a vento. Il mio sogno? Coltivare e mantenere vivo l’entusiasmo per la vita e per ogni sua piccola forma e manifestazione.

2 Risposte

  1. Massimo P

    riveda il suo articolo perché le agenzie offrono 1940€ lordi invece dei 3077€ previsti dal bando. altrimenti sembra che gli infermieri snobbano la “chiamata ” alle armi perchè il contratto è a tempo determinato. non è così:
    1940€, esclusiva di lavoro senza poter fare altro, disponibilità su due province, nessuna certezza di essere vaccinati per primi ( anche se parrebbe cosa logica in un paese normale), nessun rimborso spesa per gli spostamenti nella seconda sede vaccinale, nessuna possibilità di esprimere una preferenza in base alle zone limitrofe alla residenza. Dal suo articolo sembra che sono gli infermieri a snobbare 3077€ mentre invece sono le agenzie che dopo aver incasato i famosi 1000euro a telefonata come lei sostiene, se ne intascano altri 1100€ sulle spalle di chi lavora… VERGOGNOSI! GLI infermieri ci sono e i contratti andrebbero rispettati invece di agevolare le agenzie che mangiano sulla testa dei professionisti

  2. Massimo

    riveda il suo articolo perché le agenzie offrono 1940€ lordi invece dei 3077€ previsti dal bando. altrimenti sembra che gli infermieri snobbano la “chiamata ” alle armi perchè il contratto è a tempo determinato. non è così:
    1940€, esclusiva di lavoro senza poter fare altro, disponibilità su due province, nessuna certezza di essere vaccinati per primi ( anche se parrebbe cosa logica in un paese normale), nessun rimborso spesa per gli spostamenti nella seconda sede vaccinale, nessuna possibilità di esprimere una preferenza in base alle zone limitrofe alla residenza. Dal suo articolo sembra che sono gli infermieri a snobbare 3077€ mentre invece sono le agenzie che dopo aver incasato i famosi 1000euro a telefonata come lei sostiene, se ne intascano altri 1100€ sulle spalle di chi lavora… VERGOGNOSI