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Signal for Help: il gesto per riconoscere le vittime di violenza domestica

Quattro dita della mano in alto, il pollice piegato all’interno del palmo e poi tutte chiuse in un pugno: un semplice gesto di pochi secondi che può salvare la vita. È questo il Signal for Help, una richiesta silenziosa di aiuto per le vittime di violenza domestica che dobbiamo imparare a riconoscere per poterci rendere utili e dover replicare semmai ne avessimo bisogno.

Il Signal for Help: come nasce

Il Signal for Help è stato lanciato dall’associazione Canadian Women’s Foundation lo scorso mese di aprile, in pieno lockdown. Il gesto è stato pensato proprio per star vicino alle vittime di violenza domestica che, intrappolate tra le mura di casa e costrette a continui abusi fisici e psicologici in pieno periodo pandemico, si sono sentite abbandonate al loro destino. Ma sole non lo sono mai state. Ed ecco come anche un gesto semplice e silenzioso possa diventare la loro ancora di salvezza. Un segnale muto da poter mimare in videochiamata ai propri familiari o al cassiere quando si va a far la spesa, può trasformarsi in salvezza.

Il Signal for Help in Italia

Il Signal for Help è arrivato anche in Italia, rilanciato da numerose associazioni che si occupano della battaglia contro la violenza sulle donne e non solo. Tra queste, infatti, anche la Gengle di Giuditta Pasotto. L’associazione, dedicata al sostegno dei genitori single, ha realizzato un video, pubblicato sulla propria pagina ufficiale di Facebook, in cui viene spiegato il Signar for Help e di come questo debba essere utilizzato e riconosciuto. Qui potete vedere il video.

Come comportarsi

Chiunque riconosca il Signal for Help, deve immediatamente:

  • Contattare la vittima: usando una forma di comunicazione sempre silenziosa, come messaggi, WhatsApp, social media, e-mail;
  • Ascoltare, senza porre domande;
  • Chiamare il numero d’emergenza antiviolenza 1522 qualora fosse necessario.

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A proposito dell'autore

Laureata in Giurisprudenza a Palermo con una tesi di diritto penale, non ho mai abbandonato la mia passione per la scrittura. Curiosa ed ambiziosa, cerco di rinnovarmi continuamente.