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Porta figlio all’hub vaccinale, ma è positiva: scoppia il caos

All’hub vaccinale di San Giuseppe La Rena (Via Forcile), Catania. Si è presentata una mamma che accompagnava il figlio che doveva essere vaccinato.

Visto che accanto alle postazioni per le inoculazioni del siero ci sono gli addetti che continuano ad effettuare i tamponi, la signora ha pensato di fare un tampone di routine. Mentre le procedure vaccinali sono andate avanti, d’un tratto la madre del ragazzo è tornata precipitosamente verso i vaccinatori e ha gridato: “Sono risultata positiva”.

 «A questo punto – continua il commissario Liberti –. Il centro vaccinale è andato in tilt e tutte le persone che erano già dentro in attesa del loro turno sono state invitate ad andare fuori.

Nel frattempo le squadre di medici e infermieri hanno allertato gli addetti alla sanificazione dei locali e si è provveduto a disinfettare tutte le aree in cui erano transitati madre e figlio. E solo dopo aver finito questa operazione le vaccinazioni sono riprese. Tutta questa procedura ci ha fatto perdere diverse ore. Ecco perché fuori dall’hub si è creata una lunga fila di cittadini. Purtroppo – ha aggiunto Liberti – Noi facciamo il possibile per evitare che questi episodi accadano, ma il fatto occasionale e improvviso può verificarsi».

Il responsabile della complessa macchina vaccinale in provincia 

Ha aggiunto che già forse lunedì o al massimo martedì saranno resi noti gli altri 6 hub vaccinali della provincia e la situazione migliorerà. Tra questi nuovi centri c’è senz’altro quello di Acireale che verrà allestito al Palatupparello.

Quanto all’Odissea di cittadini che hanno lamentato di aver atteso il loro turno per essere vaccinati con Astrazeneca. Ma poi sono stati rimandati a casa perché potevano essere vaccinati con Pfizer il commissario ha allargato le braccia:

«I cittadini si prenotato sulla piattaforma delle Poste. Poi, quando si presentano da noi con la prenotazione, il medico fa loro una anamnesi e se riscontra che non possono essere vaccinati con AstraZeneca allora li ri-prenota con Pfizer».

Ma non è possibile evitare questa procedura burocratica, magari risolvendo il problema alla fonte, alla prenotazione? «No, perché è la piattaforma delle Poste a indicare il siero da inoculare. Poi se una volta giunto a destinazione all’hub il paziente risulta non idoneo noi non possiamo somministrarli AstraZeneca e neanche Pfizer».


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