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Ante Covid, i più bei assembramenti (legali) di palermitani in festa: gli scatti nostalgici

Assembramenti inconsapevoli. E pensare che prima quegli scatti fossero vita vissuta. Tutti attaccati, appiccicati dal sudore, dal caldo gradevole di Palermo. Ma felici, o almeno incosapevoli di esserlo. Quei bagni di folla oggi sono volgari assembramenti che aiutano a far camminare il Covid-19 con le gambe di ciascuno.

Un esempio di assembramento tutto palermitano è quello al Radio Italia Live. Il set dell’evento, ormai consueto a Palermo, era il Foro Italico. In una vasta area verde si scaldavano a suon di musica gli animi di giovani e meno giovani. Per due volte si presentò il concerto aperto e gratuito: nel 2017 e nel 2019. Ci sarebbe dovuto esserci anche nel 2020, ma il Covid-19 ha messo il bastone fra le ruote anche in questo caso.

Nei prati nel Foro Italico si accalcavano all’incirca 50.000 persone, provenienti da tutta la Sicilia e il Sud Italia. L’emittente radiofonica che trasmette solo musica italiana ha promesso che comunque appena finirà tutto questo potrebbero ritornare. A vedere, oggi, quelle immagini si percepisce solo irrealtà.

Altri assembramenti che facevano impazzire i palermitani erano quelli legati al cibo. In tutti gli eventi culinari bagni di folla si accalcavano verso assaggi prelibati di cucina che sapeva di Sicilia, ma non solo. Come ad esempio in via Roma in pieno centro storico al Palermo Street Food Fest, ma se ne potrebbero prendere a centinaia.

I più bei assembramenti (legali) di palermitani in festa

Altro luogo per antonomasia ricco di assembramenti era certamente la Vucciria. Un’ecosistema formato da locali con musica da compagnia, baldoria e gente perennemente in festa. Lì dove passavano tutti: dai ricchi ai poveri, dai tristi a quelli tremendamente felici senza un apparente motivo. Le luci si chiudevano alle prime ore dell’alba e per i palermitani i sabati sera alla Vucciria erano una festa democratica: si poteva patecipare anche avendo solo le ragnatelle nel portofoglio.

Oggi anche quelle immagini sembrano appartenere ad un’era geologica fa, come tutte le altre. Presto si ritornerà a tutto questo, ma questo “presto” è un tempo appositamente indefinito, senza una data precisa e certa. Ma si spera presto.


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A proposito dell'autore

Mi chiamo Morana Alessandro, classe 2000, palermitano. “non aver paura di sbagliare un calcio di rigore. Non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore”