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Bunker antiatomico in Sicilia, a Palermo ne esiste uno ed è segretissimo

Bunker antiatomico in Sicilia L’attuale situazione in Europa preoccupa ogni giorno di più e le notizie che giungono da Russia e Ucraina non fanno ben sperare per il futuro dell’Occidente. Per questo motivo sono sempre di più coloro che tentano di sperimentare metodi di difesa che possono tornare utili per il futuro.

Ovviamente si spera che la situazione possa ritornare alla normalità anche se, considerato l’attuale stato delle cose, sembra improbabile che non ci possano essere delle reali conseguenze.

In Sicilia esistono bunker antiatomici: ma resta ancora un segreto la loro localizzazione

In Sicilia, avamposto della Nato, potrebbero per esempio tornare utili i bunker antiatomici. Nell’isola, a differenza di altre parti d’Italia, sono già presenti dei nascondigli sotterranei. Lo conferma a Le Vie dei Tesori il geologo Pietro Todaro, che conosce a memoria il sottosuolo della città.

“Feci da consulente per la realizzazione del bunker, costruito sul modello dei rifugi svizzeri, sfruttando l’esperienza del progettista”, racconta Todaro, che dedicò a questo tipo di costruzione anche un breve capitolo della sua “Guida di Palermo sotterranea” pubblicata nel 2002. Ma se è certo che almeno un bunker sia presente a Palermo, la discrezione è massima su dove si trovi esattamente.

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“Durante il periodo della guerra fredda, – scrive Todaro – sembra che a Palermo sia stato realizzato qualche bunker antiatomico dove potersi rifugiare nel caso di una offesa atomica proveniente dall’Est. La progettazione di tali manufatti comportava la conoscenza di alcune caratteristiche geologiche del terreno entro cui il bunker si andava a inserire e tra queste la compattezza e le condizioni idrologiche al contorno”.

La calcarenite palermitana, per la sua natura geologica, ben si presta a questi rifugi sotterranei. “È compatta e ha naturalmente una buona densità di assorbimento per eventuali radiazioni – spiega il geologo – , dunque oltre alla protezione data dal muro artificiale che deve essere spesso almeno un metro, rivestito da una lamina di piombo, una buona schermatura avviene già in natura. Sono strutture che devono avere certe caratteristiche, profonde almeno 4-5 metri, con sistemi di areazione molto particolari”.

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