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Calano le immatricolazioni all’Università, la ministra: “Troppi giovani né studiano né lavorano”

In Italia calano le iscrizioni alle Università, dopo il boom avvenuto in piena pandemia. Intervenuta a ‘Che giorno è’ in onda su Rai Radio 1, la ministra dell’università e della ricerca Maria Cristina Messa ha affrontato il tema del calo di immatricolazioni all’università rispetto a un anno fa.

La ministra e ex rettrice dell’Università di Milano ha le idee chiare sul fenomeno: “E’ sicuramente un qualcosa da non sottovalutare, un trend che va invertito. Dobbiamo dare forte e chiaro il messaggio di quanto è utile avere una laurea e per i nostri giovani di avere un maggiore numero di laureati nelle varie discipline per riuscire a migliorare l’accesso e l’attrattività che sono due fattori che incidono”.


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Calano le immatricolazioni all’Università le parole della ministra

“È un momento di pessimismo anche perché dobbiamo affrontare situazioni al limite della capacità umana. C’è una difficoltà nelle famiglie e nei giovani a prendere decisioni. C’è un dato preoccupante in Italia che è quello dei Neet“.

Bisogna dare ai giovani l’opportunità di diventare parte attiva della nostra società. L’ingrediente è dare corsi di studio nuovi, più a portata dei nostri giovani. C’è un rinnovamento nella comunicazione e nei contenuti dei corsi di laurea, bisogna anche incuriosire e accompagnare i ragazzi“.

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