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Coronavirus. Sicilia, contagi quadruplicati. Dati tra i peggiori in Italia

Un numero così alto di nuovi positivi al coronavirus in Sicilia in sette giorni non si vedeva da aprile: ben 119, tra sabato 25 luglio e ieri. Per fare capire quanto ci siano tutti i segnali di una ripresa dell’emergenza Covid-19 nell’Isola, tra il 18 e il 25 luglio i nuovi contagi erano stati in tutto 39.  Quindi, si sono quadruplicati in pochi giorni.

Per avere una situazione di rischio alto, come si era appunto ad inizio pandemia, i nuovi casi, secondo gli esperti, dovrebbero raddoppiarsi ogni 2-3 giorni: dunque, purtroppo, siamo in perfetta linea.

La cosa che parzialmente consola è che i numeri comunque sono ancora bassi e che la stragrande maggioranza (si parla del 75%) di tratta di migranti, la cui la positività viene riscontrata immediatamente e tenuta sotto controllo. Il problema, anzi i problemi, sono essenzialmente due: che spesso assistiamo a delle fughe, di questi migranti, e che se si continua a questo ritmo tra poco non ci saranno posti non solo negli hotspot (Lampedusa è già pienissimo) ma anche in strutture pensate per la quarantena ad inizio emergenza. Per questo una nave adatta ad ospitare i migranti positivi, pensata dal Ministero dell’Interno e dalla Regione, potrebbe essere la soluzione migliore per tutti.

Tutti gli indicatori, però, indicano che rispetto ad un mese fa qualcosa sta cambiando e non in senso positivo. Sabato 25 luglio l’indicatore dei casi totali segnava 3179: si è arrivati a 3298. Gli attuali positivi sono 281, esattamente 100 in più rispetto ad una settimana fa, con 19 guariti in tutto. Per fortuna, per la terza settimana di fila, non ci sono state vittime, ferme a 283.

Anche i ricoveri sono saliti, e non di poco: da 17 si è passati a 39, più che raddoppiati, con 3 persone in terapia intensiva, mentre 242 sono in isolamento domiciliare. E’ vero, come dicono gli esperti, la stragrande maggioranza di questi casi è asintomatica o con una sintomatologia lieve, ma anche qui, dicono i medici, nessuno si illuda, anche se i nuovi casi, per motivi oscuri alla scienza, sembrano (da sottolineare bene il condizionale) meno gravi.

Per quanto riguarda i casi totali provincia per provincia, da febbraio a oggi, sono stati rilevati in Sicilia 847 casi (+33 rispetto al 26 luglio) a Catania, 518 (+9) a Palermo, 495 (+14) a Messina, 441 (+2) ad Enna , 332 (+1) a Siracusa, 189 (+2) a Caltanissetta,  167 (+29, ma molti casi tra i migranti a Lampedusa) ad Agrigento, 145 (+31, ma anche qui tratta ormai per la maggior parti di migranti) a Ragusa, 139 (+2)  a Trapani.

Anche l’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute, ha certificato che la situazione in Sicilia per quanto riguarda il coronavirus sta evolvendo non certo in maniera positiva. L’Isola, infatti, è tra le 8 regioni con un Rt (tasso di contagiosità) superiore ad 1, come dicono le ultime rilevazioni. Al secondo posto, addirittura.

“Comanda” il Veneto, con 1.66, Seguono la Sicilia (1.55), la Campania (1.44), entrambe la scorsa settimana sotto il valore soglia di 1. La Lombardia e il Piemonte invece si attestano ad un valore inferiore: 0.96 per la prima e 0.87 per la seconda. Anche come tassi di crescita dei singoli casi giornalieri, ben oltre il 100% complessivo settimane, la Sicilia è nettamente tra le peggiori della Penisola.

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