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Covid, Biagio Conte digiuna da 13 giorni davanti alla Cattedrale di Palermo

Un digiuno lungo 13 giorni, dal mercoledì delle Ceneri, per il missionario Biagio Conte che prega all’ingresso della Cattedrale di Palermo affinché il virus del Covid-19 venga sconfitto e perché nasca una società migliore. Riposa a terra con dei cartoni, coperte e un sacco di iuta in segno di penitenza, ma inizia ad avere difficoltà a stare in piedi.

Si dice “ricolmo di Spirito Santo” e incontra centinaia persone per parlare e pregare insieme. “Urgentemente mi rivolgo a tutte le istituzioni, alla Chiesa, ai genitori, agli insegnanti, a tutte le professioni e ad ogni uomo e ad ogni donna di questa sofferta umanità – dice Fratel Biagio – bisogna uscire immediatamente da questa crisi dei valori, dal mal vivere, dal proprio io, dall’orgoglio, dall’egoismo, dall’indifferenza, dall’ipocrisia, dalle false leggi, dalle false ideologie, dai poteri forti, dai propri interessi, dall’accumulare soldi e proprietà”.

La penitenza di Biagio Conte contro il Covid

“Bisogna comprendere che un giorno lasceremo tutto su questa terra e non porteremo niente con noi. È tempo di rivedere tutti i nostri errori, le tante leggi, regole e insegnamenti sbagliati e non ispirati per il bene di questa società. Se le istituzioni hanno immesso prontamente tante norme restrittive per contrastare il Covid – osserva il missionario palermitano – perché si sottovaluta di immettere urgentemente leggi e regole che tutelino i cittadini, i bambini e i giovani? Abolendo così tutto ciò che è negativo, violento, pornografico, diseducativo in internet, nel telefonino, nella televisione, nella playstation, nelle riviste e nella pubblicità, vietando anche il circo degli orrori e tutto ciò che incita al male e alla violenza”.

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