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Covid. Per l’OMS è un momento cruciale: ogni settimana 2 milioni di casi

“Il mondo è ancora alle prese con la pandemia di Covid-19. Ogni settimana stiamo aggiungendo circa 2 milioni di casi” al totale dei contagi registrati, “e, come sapete, il mondo ha superato il tragico traguardo di 1 milione di morti. Piangiamo la perdita di così tanti.

Questo è un momento critico nella risposta all’epidemia. Esortiamo ogni singolo leader a rafforzare la propria risposta, a mettere in atto misure mirate che sappiamo possono sopprimere la diffusione” di Sars-CoV-2, “garantire che i sistemi sanitari e i lavoratori siano protetti e salvare vite umane. Per tutti noi, il modo più veloce per farcela è agire insieme”.

E’ l’esortazione del direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) Tedros Adhanom Ghebreyesus.


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“Continuiamo a sostenere tutti i Paesi per prevenire contagi e salvare vite umane – ha spiegato durante la conferenza stampa da Ginevra – Ci sono circa 4 diverse situazioni che i Paesi stanno attualmente affrontando:

Alcuni Paesi sono andati contro il virus rapidamente e hanno evitato grandi epidemie; altri hanno avuto grandi epidemie ma sono stati in grado di tenerli sotto controllo e continuano a sopprimere il virus;

Alcuni Paesi hanno tenuto sotto controllo il virus e, poiché le economie e le società hanno allentato le restrizioni, hanno vissuto un aumento dei casi;

Infine ci sono ancora alcuni Paesi che si trovano nella fase intensa della trasmissione”.

“Tuttavia – ha proseguito Tedros – ciò che abbiamo imparato in ogni regione del mondo è che con una forte leadership, strategie chiare e complete, una comunicazione coerente e una popolazione impegnata, autorizzata e abilitata, non è mai troppo tardi per invertire la tendenza.


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Lo hanno fatto in Europa, in Asia, nel Pacifico, in Medio Oriente, in Africa, nelle Americhe. In ogni regione, i Paesi sono stati in grado di sviluppare un progetto collettivo per sopprimere il virus e lavorare per salvare vite e mezzi di sussistenza”.

L’Oms “continuerà a sostenere i piani d’azione nazionali e a diffondere le lezioni di successo apprese in tutto il mondo. E quando saremo in grado di controllare Covid-19 con successo, è importante che i governi continuino e continuino a investire nei loro sistemi sanitari nazionali, incluso il tracciamento dei contatti”. Il messaggio è: “Rimani vigile e sii pronto”.

Il punto sui Test Rapidi

Tedros Adhanom Ghebreyesus ha fatto poi il punto sui test rapidi.

“Lunedì abbiamo annunciato che l’Oms ha approvato il primo test diagnostico rapido per Covid-19 basato sulla ricerca dell’antigene per l’Elenco dell’uso di emergenza e abbiamo spiegato che si era assicurata la fornitura di 120 milioni di test da utilizzare nei Paesi a basso e medio reddito.

Oggi – ha spiegato – siamo lieti di annunciare che abbiamo finalizzato l’approvazione per un secondo test rapido. La procedura dell’elenco degli usi di emergenza semplifica il processo mediante il quale i prodotti nuovi o senza licenza possono essere utilizzati durante le emergenze di salute pubblica.

Oggi abbiamo pubblicato anche un invito a manifestare interesse per i produttori di vaccini anti Covid affinché richiedano l’approvazione per l’elenco per uso di emergenza. Attendiamo di ricevere” candidature.


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“L’elenco per uso di emergenza – ha chiarito – è progettato per fornire informazioni alle agenzie di approvvigionamento e agli Stati membri utilizzando una serie di dati di qualità, sicurezza e prestazioni forniti dall’azienda”.

Attraverso le iniziative Act Accelerator e Covax Facility, continua Tedros, “garantiremo che tutti i vaccini che si sono dimostrati sicuri ed efficaci vengano distribuiti equamente in tutto il mondo”.

“L’ho già detto ma vale la pena ripeterlo – ha incalzato il dg Oms – condividere risorse limitate, dai test, alle terapie, ai vaccini non è carità.

Garantirà che tutti possano proteggere coloro che sono maggiormente a rischio, come gli operatori sanitari in prima linea, e in definitiva in tutto il mondo questa è la strategia per salvare vite, stabilizzare i sistemi sanitari e garantire una ripresa economica veramente globale che ci aiuti a recuperare insieme”. (adkronos)


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