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Covid, Speranza: “A breve l’ok per il vaccino a 12-15enni, green pass anche extra Ue”

“Dobbiamo usare il più possibile i pediatri di libera scelta. I pedatri italiani sono pediatri di straordinaria qualità che hanno un radicamento sul territorio, un rapporto di fiducia molto importante con le famiglie. Io vorrei che ci sia il loro massimo protagonismo sempre nel coordinamento con i territori e le regioni” per la vaccinazione ai 12-15 enni. Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, a Che tempo che fa, su Rai3 rispondendo a una domanda di Fabio Fazio su dove si farà il vaccino Pfizer dedicato ai giovani subito dopo il via libera Aifa atteso a breve. 

“Al netto dei singoli settori, noi abbiamo delle linee guida. Le discoteche ad esempio adesso non aprono. Per gli eventi servirà il green pass. Torniamo alle attività, ma lo si fa con cautela e prudenza. L’11 di giugno torneremo negli stadi con la Nazionale italiana ma si accederà con capienza limitata, un quinto e solo con tampone negativo o vaccinato o se si è avuto Covid negli ultimi sei mesi. La linea della gradualità ci ha portato a questi risultati”.

E ha aggiunto sulla variante indiana: “La stiamo seguendo con grandissima attenzione. Ho rinnovato fino al 25 giugno il divieto di ingresso dall’India, dal Bangladesh e dallo Sri Lanka. Sui paesi europei non più quarantena, ma solo test negativo. Monitoriamo con attenzione. La variante indiana è all’1% in Italia. I vaccini approvati pero’ rispondono positivamente a questa variante che è molto insidiosa”.


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“Proporrò che il green pass sia utilizzato anche con paesi che non siano solo europei ma anche extra Ue come il Giappone, gli Stati Uniti o il Canada”. “Farò questa proposta nel corso della riunione dei ministri della Salute che si terrà prossimamente e se e troveremo il modo di condividere questo strumento possiamo aiutare la mobilita’”. Il green pass – ha concluso il ministro – sarà digitale con un codice sul telefonino anche se ora c’è già quello cartaceo che certifica l’avvenuta vaccinazione”.

“Sarà molto probabile dover fare una terza dose di vaccino, un richiamo che sarà probabilmente ‘modificato’ per coprire le varianti. Bisognerà dunque passare da una fase straordinaria ad una fase ordinaria e penso che questa nuova ordinarieta’ possa essere affidata alla nostra straordinaria rete di medici di medicina generale”.

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