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Driven: ecco la prima bicicletta senza catena

Ceramicspeed, una startup danese, ha lanciato la prima bicicletta senza catena. Si chiama Driven e, al posto del tradizionale metodo di trazione, utilizza un sistema di trasmissione con cuscinetti che riducono l’attrito.

Siamo abituati all’idea che le biciclette, per il loro funzionamento, debbano essere necessariamente dotate di una catena. Questa, infatti, è il cuore pulsante di tutte le bici, e insieme agli ingranaggi ne permettono il movimento grazie all’energia cinetica. Proprio per questo romperla è l’incubo peggiore di chiunque ne faccia uso e ogni ciclista che si rispetti deve essere esperto nel ripararla o sostituirla. Ma tutto questo sarà ben presto un lontano ricordo. La startup danese Ceramicspeed, infatti, ha lanciato sul mercato Driven: la prima bicicletta senza catena. Questo primo esemplare nel suo genere sembra sia destinato a rivoluzionare per sempre il mondo delle due ruote, perché al posto della tradizionale catena, monta un sistema di trasmissione a cuscinetti.

Ceramicspeed, innovazione nel mondo delle due ruote con Driven

Driven

Il primo prototipo di bicicletta senza catena era stato annunciato in occasione di Eurobike 2018, la più importante fiera mondiale del settore che si svolge in Germania. Il team di Ceramicspeed voleva creare la trasmissione più efficiente che si potesse immaginare; così, in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Meccanica dell’Università del Colorado, ha creato Driven: il sistema di trasmissione che utilizza 21 cuscinetti, stabilendo un nuovo punto di riferimento per la trasmissione.

Ma come fa a muoversi una bicicletta che manca di un elemento così essenziale come la catena? La trasmissione avviene tramite un albero superleggero dotato da questa serie di cuscinetti in ceramica e che insiste sulla ruota (dentata) anteriore, contemporaneamente su quella posteriore insiste su un sistema di tredici ingranaggi che regolano altrettante velocità.

L’azienda creatrice sostiene che i test effettuati sul nuovo sistema hanno registrato una riduzione dell’attrito del 49% rispetto ai migliori sistemi a catena in circolazione, portandola ad avere un’efficienza raddoppiata rispetto alle sue vecchie colleghe ed eliminando gli otto punti di attrito radente delle biciclette tradizionali.

L’ambizioso progetto Driven di Ceramicspeed

Driven

Dal 2018 Ceramicspeed ha perfezionato il proprio progetto e dato avvio alla commercializzazione del proprio prodotto, portando a termine un progetto partito a razzo fin da subito, raggiungendo la quota di crowdfunding richiesta (1 milione) in circa due giorni. Ma non è tutto, perché si registrò un successo così grande da portare anche ad avere ulteriori 600.000 euro di scorta, da utilizzare nel caso in cui alcune delle donazioni principali fossero venute meno.

L’azienda, comunque, non ha intenzione di costruire biciclette proprietarie e ha ribadito più volte l’idea di rivendere il proprio sistema ai migliori produttori del mercato. Senza dubbio una bici vicina alla perfezione, che ha eliminato tutti i difetti delle sue antenate tranne uno: il prezzo. Proprio così, perché per avere a casa un gioiellino del genere bisogna sborsare poco meno di 2000 dollari.

L’evoluzione del prototipo

Il rivoluzionario concetto di trasmissione per le biciclette Driven è nato dal desiderio di una trasmissione efficiente al 99%. Per questo dalla sua presentazione all’Eurobike del 2018, il team di Ceramicspeed non si è mai fermato, continuando ad innovare e sviluppare ulteriormente questo concetto.

La bici originale, infatti, non era ideata per trasportare carichi o semplicemente cambiare marcia. Ora però, parallelamente ai continui test di carico del ciclista, è stato inventato il meccanismo di cambio a 21 cuscinetti e, inoltre, un pignone anteriore fisso e uno diviso posteriore che può essere controllato in modalità wireless e spostabile elettronicamente.

È stato davvero impressionante vedere fino a che punto è arrivato il nostro piccolo team di ingegneri in così poco tempo. Quanto eravamo all’Eurobike sapevamo che la guidabilità e la cambiabilità sarebbero presto diventate una priorità. Sembrava che l’intera industria delle biciclette volesse che Driven cambiasse e avevamo una teoria su come avremmo potuto farlo, ma quando è arrivato Eurobike dovevamo ancora impegnarci nella sfida. Tuttavia, in un breve periodo di tempo e grazie al supporto del dipartimento di ingegneria meccanica dell’Università del Colorado, ci siamo riusciti. La sfida del cambio Driven è stata risolta.

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