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Green pass, all’Università necessario per le prove d’accesso ai corsi a numero chiuso?

Si va verso la certificazione verde all’Università e per le prove di accesso ai corsi a numero chiuso. “L’introduzione del green pass per tornare in presenza negli atenei potrebbe aiutare“. A dirlo è Maria Cristina Messa, ministra dell’Università e della Ricerca, a margine dell’inaugurazione del Chemistry Interdisciplinary Project (ChIP).

Proprio nel nuovo padiglione destinato alla chimica la ministra del governo Draghi ha dichiarato: “Raccomando e sollecito tutto il mondo universitario e i giovani, a riprendere in presenza le lezioni. Garantire la presenza vuol dire anche garantire la sicurezza. L’unica strada che abbiamo oggi è il vaccino“.

Rispetto alle lezioni in aula, sembra invece sicuro l’uso del green pass per i test d’ingresso a settembre. Come i concorsi, le prove di accesso negli atenei italiani avranno i candidati muniti di certificazione verde. A spiegare le modalità e le possibili anticipazioni è stato il sito Alpha Test.


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Green pass all’Università e ai test d’ingresso

Basterà la somministrazione della prima dose per ricevere il green pass. Dopo 48 ore dall’inoculazione il ministero della Sanità fornirà le credenziali per accedere. La certificazione verde, nel caso in cui non si facesse la seconda dose, sarebbe annullata dopo il superamento della data selezionata per il richiamo.

In caso di mancata vaccinazione, il candidato ai test d’ingresso previsti a settembre potrà farsi un tampone antigenico o molecolare 48 ore prima della prova o del concorso. Mentre se si è contratta la malattia Covid-19, sarà sempre compito del ministero fornire il green pass al candidato.


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A proposito dell'autore

Mi chiamo Morana Alessandro, classe 2000, palermitano. “non aver paura di sbagliare un calcio di rigore. Non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore”