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Guppies’ in aumento: gli under 40 non riescono a comprare casa

Contrapposti agli ‘Yuppies’ (Young Urban Professional) degli anni Ottanta e Novanta – ovvero quei giovani imprenditori che hanno fatto fortuna negli anni d’oro della comunità economica capitalista – oggi i ‘Guppies’ sono in forte aumento.

Guppies' in aumento: gli under 40 non riescono a comprare casa
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Acronimo dell’espressione inglese “Given Up on Property” (traducibile letteralmente come “rinunciato alla proprietà”), i Guppies sono quei ragazzi che oggi si sono rassegnati all’idea che non saranno mai proprietari di una casa.

Sono sempre di più, infatti, gli under 40 impossibilitati a comprare la loro prima abitazione, e molti di loro prevedono di rimanere in questa situazione a vita. Ecco come far fronte alla crescita dei tassi d’interesse con soluzioni alla portata di tutti.

Acquisto immobili, le attuali possibilità dei giovani

Se fino a 30 anni fa comprare casa era un obiettivo raggiungibile, oggi la stragrande maggioranza degli under 40 si è rassegnata all’idea di non averne mai una. Riguardo al settore immobiliare, infatti, gli acquisti effettuati da clienti con meno di 44 anni hanno subito un calo del 57,6% nel 2022 e del 53,9% nel primo semestre del 2023.

Secondo un sondaggio effettuato da Zoopla, una società immobiliare britannica, su un totale di 2mila adulti britannici under 40 ben il 38% non acquisterà un’abitazione nei prossimi dieci anni (inclusi quelli che guadagnano anche più di 60mila sterline all’anno). Solamente uno su cinque dichiara che potrà comprare casa, mentre il 14% lo sta pianificando o ha in programma di farlo.

I motivi di questa situazione risiedono nell’inflazione, nonché nell’aumento dei tassi d’interesse, dei costi associati ai mutui e dei prezzi delle abitazioni, meno accessibili rispetto al passato.

Da indagini condotte qualche anno fa, i giovani italiani hanno sempre manifestato il desiderio di avere un immobile di proprietà. La domanda per il mutuo, unitamente a eventuali aiuti economici dei genitori, permettevano loro di raggiungere l’obiettivo.

Ora, invece, l’alternativa sembra essere il contratto di locazione (spesso in immobili condivisi con altre persone). Ma dal momento che la domanda è molto più alta dell’offerta, anche questa opzione sta diventando costosa.

Compravendita prima casa, la soluzione per chi non vuole rinunciare

Per gli under 40, come già accennato, una delle difficoltà maggiori legate all’acquisto della casa è il rialzo dei tassi d’interesse. Di recente la Banca Centrale Europea ha deciso di alzarli ulteriormente di un quarto di punto percentuale, portando il tasso sui rifinanziamenti principali al 4,50%, quello sui depositi al 4% (dato massimo storico), e quello sui prestiti marginali al 4,75 per cento. 

Tuttavia, esistono dei modi per fronteggiare il rialzo dei tassi d’interesse e comprare una casa, che possono essere presi in considerazione per mitigarne l’impatto finanziario. Uno di questi è per esempio richiedere un mutuo casa online e confrontare le varie opzioni possibili. Grazie ai comparatori virtuali, infatti, l’acquirente può effettuare un’attenta analisi di mercato e individuare facilmente le condizioni più vantaggiose, risparmiando molto rispetto a eventuali contratti stipulati in filiale (indipendentemente da quanto sia alto il proprio rating finanziario).

Ciò è possibile in virtù di particolari accordi presi con banche partner. Queste ultime infatti possono permettersi di abbattere più voci di costo (tra cui il pagamento del personale allo sportello) e, di conseguenza, erogare prestiti a prezzo agevolato, con vantaggi a breve e a lungo termine.

Ma oltre a questo, per cercare di ridurre i costi e fronteggiare questo periodo difficile dal punto di vista economico è possibile attuare altre strategie, che saranno illustrate nel prossimo paragrafo.

Acquisto prima casa: altri suggerimenti per risparmiare

Nella compravendita immobiliare saldare l’importo previsto per la casa non è l’unica spesa da sostenere. Per ridurre i costi può essere utile scegliere un appartamento con una rendita catastale bassa, in modo da contenere l’imposta di registro e l’IMU. Anche la parcella per l’atto notarile è un elemento da non trascurare. Il calcolo va fatto al netto dei tributi (imposta ipotecaria e catastale incluse), in proporzione al valore dell’immobile in oggetto, e si esprime in termini percentuali.

Bisogna fare attenzione, inoltre, alle polizze assicurative da stipulare obbligatoriamente al momento dell’accensione di un mutuo. Tuttavia, nulla vieta di prendere accordi in merito con una società esterna alla banca che ha concesso il prestito, se le condizioni si rivelano più vantaggiose. Da non dimenticare nemmeno l’impatto del valore medio dell’abitazione in base alla località prescelta. Per avere un quadro obiettivo della situazione, si può consultare la banca dati delle quotazioni immobiliari disponibile sul sito web dell’Agenzia delle Entrate.

Per fronteggiare il rialzo dei tassi, invece, può essere utile anzitutto risparmiare per un acconto più elevato. Accumulando un acconto maggiore per l’acquisto di una casa, infatti, si può ridurre l’importo del mutuo richiesto. Ciò comporta un minore ammontare di interesse da pagare nel corso della durata del prestito. Infine, considerare di optare per un tasso fisso, una soluzione che offrirà un interesse stabile lungo tutto il periodo del mutuo, proteggendo l’acquirente da eventuali aumenti dei tassi.

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