21 Giugno 2025

Harvard: Cosa succede agli studenti Italiani iscritti all’università Americana

Harvard sfida l’amministrazione Trump per difendere gli studenti stranieri iscritti all’università: ricorso in tribunale e polemiche su fondi pubblici e trasparenza. Ecco cosa sta succedendo.

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Harvard – Fonte:Archivio interno

La prestigiosa Università di Harvard ha intrapreso un’azione legale contro l’amministrazione statunitense in seguito a una decisione che potrebbe limitare drasticamente la presenza di studenti stranieri negli Stati Uniti. Il cuore dello scontro è lo Student and Exchange Visitor Program, un programma sospeso dal governo, che impedirebbe nuovi ingressi di studenti internazionali e costringerebbe quelli già presenti a lasciare il Paese.

Harvard, che accoglie studenti e studiosi da oltre 140 Paesi, ha definito il provvedimento come una misura “illegale e ingiustificata”, accusando la Casa Bianca di voler portare avanti una “campagna di ritorsione” contro le università che difendono la diversità accademica.


Le parole di Trump: accuse e richieste di trasparenza

A inasprire ulteriormente il clima è intervenuto Donald Trump in persona. Con un messaggio pubblicato sul suo social network Truth, l’ex presidente ha accusato Harvard di ospitare il 31% di studenti stranieri “senza che i loro Paesi contribuiscano economicamente all’istruzione offerta”.

“Perché nessuno ce lo ha detto?”, ha scritto Trump, insistendo su una maggiore trasparenza da parte dell’università. Ha inoltre sollevato una questione sui finanziamenti pubblici: “Vogliamo sapere chi sono questi studenti e da quali Paesi provengono. Harvard riceve miliardi dal governo americano: è giusto che sia chiara.”

La risposta della giustizia federale

A seguito del ricorso presentato da Harvard, la giudice federale Alice Burroughs ha emesso una sospensione temporanea del provvedimento voluto dall’esecutivo. In pratica, fino a nuova decisione, gli effetti della misura governativa restano congelati. Si tratta di un primo passo a favore dell’università, che intende continuare a garantire l’accesso all’istruzione a studenti di tutto il mondo.

Un dibattito che va oltre l’istruzione

Lo scontro tra Harvard e Donald Trump non riguarda solo la gestione delle università, ma si inserisce in un più ampio dibattito su immigrazione, fondi pubblici e politica internazionale. Mentre l’università ribadisce l’importanza del contributo internazionale nel contesto accademico e culturale statunitense, l’ex presidente richiama all’ordine sulla trasparenza e l’utilizzo delle risorse federali.

Nei prossimi mesi si capirà se la giustizia darà ragione ad Harvard o se prevarrà la linea restrittiva sostenuta da Trump. Di certo, la vicenda ha già acceso i riflettori su un tema destinato a far discutere ancora a lungo.

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