Quaresimali siciliani foto di L'inchiesta Sicilia
I Quaresimali siciliani rappresentano un’autentica delizia pasquale, custodi di una lunga tradizione culinaria che affonda le radici nella cultura dell’isola.
In passato, la Quaresima rappresentava un periodo di rigore più severo rispetto all’attuale pratica. Oltre al divieto di consumare carne, era proibito anche il latte, i suoi derivati, le uova e i grassi animali. Le migliori pasticcerie della città erano situate nei monasteri, dove le suore di clausura eccellevano come maestre pasticcere, suscitando l’invidia dei cuochi dei palazzi nobili che cercavano invano di imitarle.
Per sostenere il convento, le laboriose monache soddisfacevano le esigenze culinarie di tutti i ceti sociali di Palermo. I loro peccati di gola, tratti da ricette segrete o inventati al momento, erano un tripudio di colori e sapori che deliziavano occhi e palato. Tuttavia, durante la Quaresima, a causa delle restrizioni alimentari, le suore pasticcere non potevano preparare i loro dolci abituali, provocando un vuoto economico. Fu così che decisero di creare un “dolcetto” utilizzando solo ingredienti vegetali per soddisfare il periodo di astinenza: nacquero così i quaresimali, ideali per quell’epoca.
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