In questo borgo siciliano vivi come una volta: strade di pietra e maccheroni fatti in casa | Qui sembra di stare nel passato
Un borgo nascosto della Sicilia dove il tempo si è fermato: tra vicoli medievali, panorami incantevoli e sapori autentici della tradizione.

Nel cuore della provincia di Messina, adagiato tra i rilievi dei Peloritani e lo sguardo rivolto verso le Isole Eolie, sorge Castroreale, uno dei Borghi più Belli d’Italia. Un luogo senza tempo, dove la bellezza della natura si fonde con l’armonia delle architetture antiche e con una tradizione gastronomica che racconta la vera Sicilia.
Un viaggio nel tempo tra mura antiche e scorci mozzafiato
Passeggiare per Castroreale significa lasciarsi guidare dai vicoli medievali, tra chiese e piazze che custodiscono intatto il fascino del passato. Il borgo, che oggi conta circa 2700 abitanti, deve il suo nome al latino Castrum Regale, ovvero “castello del re”. Fu Federico II d’Aragona, nel 1324, a volerne la ricostruzione per premiare la fedeltà degli abitanti durante la guerra contro gli angioini.
Da allora, Castroreale ha mantenuto il suo assetto urbano originale, con edifici che seguono dolcemente le curve delle colline, offrendo scorci suggestivi e una vista privilegiata che spazia dai Nebrodi alle Eolie.
Cosa vedere a Castroreale: arte e spiritualità in ogni angolo
Il borgo è un concentrato di arte sacra e civica. Tra i punti panoramici più spettacolari c’è il belvedere di piazza delle Aquile, adiacente al Duomo, da cui si apre un panorama che lascia senza fiato.
Da non perdere:
- Duomo di Castroreale: conserva opere come la statua marmorea di Santa Caterina, realizzata da Antonello Gagini nel 1534.
- Torre campanaria del Cinquecento, con orologio ancora funzionante.
- Chiesa della Candelora, risalente al XIV secolo.
- Torre di Federico II, unico resto dell’antico castello.
- Palazzo Peculio (1924), oggi sede del Comune, e il Monte di Pietà (1581), affacciato su piazza Peculio.
- Pinacoteca di Santa Maria degli Angeli e Museo Civico.
- Porta Ranieri, l’antico accesso nord del borgo, e la chiesa di Gesù e Maria, forse l’antica Matrice.
Ogni strada, ogni edificio racconta secoli di storia vissuta e custodita con cura.
I sapori autentici della tradizione: cosa mangiare a Castroreale
La cucina di Castroreale è un viaggio nel gusto più autentico della Sicilia. Il piatto simbolo sono i maccheroni di grano duro fatti in casa, conditi con ragù di maiale o con sugo di pomodoro e melanzane, e una generosa spolverata di ricotta salata.
Tra i dolci spicca il celebre Biscotto della Badessa, inventato dalle monache del convento delle Clarisse. A base di anice, ne esistono due versioni: morbida e croccante, entrambe avvolte da un alone di mistero per via della ricetta segreta. Durante il periodo natalizio si prepara anche il riso nero, un dolce tipico della tradizione locale.
Castroreale: un tesoro da riscoprire
Castroreale è molto più di un borgo: è un luogo dell’anima, dove tutto scorre con i ritmi lenti di un tempo che oggi sembra perduto. Perfetto per chi cerca una pausa dalla frenesia e desidera riconnettersi con la bellezza, la storia e la buona cucina.
Nel 2025, questo angolo nascosto della Sicilia merita un posto nella lista dei tuoi viaggi. Perché la vera ricchezza è nelle radici, nei sapori semplici e nei luoghi dove il tempo si è fermato, ma il cuore continua a battere.