«In un territorio come quello in cui il nostro Ateneo si trova ad operare non può essere trascurato il ruolo sociale dell’Università quale avamposto di legalità e catalizzatore della crescita delle componenti meno abbienti della società».
Lo ha detto il rettore dell’Università di Palermo, Fabrizio Micari, in occasione della cerimonia inaugurale dell’anno accademico 2015/2016 che si è svolta per la prima volta al teatro Massimo di Palermo, alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e di numerose altre autorità tra cui il presidente della Regione Rosario Crocetta e il sindaco di Palermo Leoluca Orlando.
La cerimonia si è aperta con l’ingresso dei Consiglieri di Amministrazione e del Senato Accademico, aperto dal direttore generale dell’Università di Palermo Mariangela Mazzaglia e l’esecuzione dell’Inno di Mameli del Coro dei bambini Quattrocanti e del Coro Arcobaleno.
Nella sua relazione il rettore Fabrizio Micari ha aggiunto: «Dobbiamo combattere la mentalità, purtroppo diffusa, che laurearsi a Palermo sia meno vantaggioso dal punto di vista della prospettiva occupazionale rispetto ad altre Università che operano in aree del Paese caratterizzate da un tessuto economico più favorevole».
Infine ha auspicato un cambio di passo del governo regionale e nazionale in una regione carente di un’adeguata legge sul diritto allo studio. «È necessario utilizzare le risorse che non sono poche se si utilizzeranno in maniera efficace quelle provenienti dall’Europa».
Quindi è stata la volta degli interventi del rappresentante del personale Tecnico Amministrativo e Bibliotecario in Senato Accademico Antonino Pollara il quale ha auspicato una condivisione delle scelte. «In questo momento, in cui l’Ateneo sta rivedendo l’organizzazione dell’Amministrazione, appare necessaria, anche nella fase propositiva, la partecipazione attiva, trasparenza e responsabile della Componente Tecnico, Amministrativa e Bibliotecaria (si pensi, ciascuno per il proprio ruolo, ai Dirigenti, ai Quadri intermedi quali gli EP, alle rappresentanze sindacali). Ciò, al fine di evitare che il personale venga posto di fronte ad un prodotto che non sente come proprio o addirittura non pienamente coerente con le esigenze avvertite, con le criticità rilevate, con la definizione delle posizioni di Responsabilità, con i processi di lavoro correlati alle attribuzioni».
Maria Rosaria Valenti, rappresentante degli studenti in Senato Accademico si è augurata che la nuova Amministrazione, da pochi mesi all’opera «possa garantire un anno di prosperità per il nostro Ateneo, proseguendo la collaborazione con noi studenti al fine di risolvere le criticità attualmente presenti e cercando di venirsi incontro per rendere migliore la nostra Università».
Poi è stata la volta della prolusione sul tema Diritto, religione, cultura: verso una laicità inclusiva che è stata proposta da Mario Giuseppe Ferrante, Associato di Diritto Canonico ed Ecclesiastico. Al termine il rettore Micari ha pronunciato la classica formula con cui ha dichiarato ufficialmente aperto l’anno accademico 2015/2016.
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