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La Regione Siciliana assume 34 persone, 21 anni dopo aver vinto il concorso

La Regione Siciliana assumerà ufficialmente 34 dipendenti. Forza lavoro non tanto giovane, ma di sicuro con molta pazienza per aspettare la risposta. Sembra infatti che siano passati ben 21 anni dal giorno del concorso che offriva i 34 agognati posti.

In particolare la prova in merito si è svolta nel 2000 ed era indirizzata ai tecnici e assistenti restauratori. Le 34 risorse, fa sapere la Regione Siciliana, verranno suddivise così: 14 al Dipartimento dei Beni Culturali, 5 all’Ufficio speciale per la Progettazione, 5 per il Dipartimento delle Finanze e del Credito, 8 al Dipartimento dell’ambiente e 2 al dipartimento Istruzione, Università e Diritto allo Studio. Facendo la somma dovrebbe venire 34 preciso preciso.

Raccontato così però rischia di essere visto come un iter superficiale. In realtà la storia è molto più aggrovigliata. Nel 2000 per questi pochi posti si iscrissero al concorso circa 600mila persone. Più di mezzo milione di persone si sono impegnate nel pieno inizio millenio a superare il concorso. Poi gli anni sono passati per controllare con rigidità il tutto. Nel 2008 la Regione Sicilia decise di bloccare tutti i tipi di assunzione fino al 2011. Quindi la ricerca matta e disperata si fermò.

I 34 lavoratori che andranno alla Regione Sicilia

Gli anni passarono e ovviamente cambiarano anche i titoli di studi delle figure cercata. Da una figura competente nei vari settori della scienza si passò a semplici diplomati, per poi ritornare al via e al punto di inzio. Molti di quei 600mila sognatori col passare del tempo abbandonarano e andaranno in cerca di opportunità in altri lidi più rapidi. Alla fine i 34 tecnici, specializzati architetti, restauratori e ingegneri ce l’hanno fatta. E sono stati assunti. Dopo 21 anni potranno fare il loro ingresso al Palazzo della Regione nel 2021.

Il primo giorno di lavoro dovrebbe essere il primo aprile, giorno di scherzi e del cosiddetto “Pesce di aprile”, proprio per questo Gioacchino Amato, giornalista di Repubblica, con la sua penna ironica ha voluto chiosare in questo modo la buffa storia di questi 34 fortunati e temerari lavoratori. “Rimane un ultimo brivido che avvolgerà il loro primo giorno di lavoro. Il cartellino lo timbreranno per la prima volta il 1° aprile. Salire le scale verso l’ufficio temendo che sia tutto uno scherzo sarà inevitabile“.


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A proposito dell'autore

Mi chiamo Morana Alessandro, classe 2000, palermitano. “non aver paura di sbagliare un calcio di rigore. Non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore”