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La straordinaria scoperta di 3 nuovi pianeti della dottoranda torinese

Elisa Goffo, dottoranda torinese, ha scoperto l’esistenza di 3 nuovi pianeti composti di ferro, ecco la straordinaria scoperta della giovane dottoranda.

Elisa Goffo
Elisa Goffo- fonte: web

La dottoranda presso l’Università di Torino, ha dato un nome al pianeta più denso del cosmo, composto interamente di ferro.

È stata una scoperta straordinaria: tre nuovi pianeti, di cui uno è il più denso mai osservato fino ad oggi e potrebbe essere costituito completamente da ferro. Questo incredibile risultato è stato raggiunto da Elisa Goffo, una giovane ricercatrice del Dipartimento di Fisica dell’Università di Torino, specializzata in Astrofisica, in collaborazione con il Thüringer Landessternwarte in Germania e un team di ricerca internazionale.

Tre nuovi pianeti

Il pianeta in questione è noto come “GJ 367 b”. È il pianeta più denso mai osservato prima d’ora, e tutto suggerisce che sia composto interamente di ferro. La sua densità è straordinaria, pari a 10,2 grammi al centimetro cubo, quasi il doppio rispetto a quella della Terra. Possiamo immaginare GJ 367 b come un pianeta simile alla Terra, ma privo del suo mantello roccioso. Inoltre, questo pianeta ha la particolarità di orbitare molto vicino alla sua stella, compiendo un’orbita completa in poco più di 7 ore. Dai calcoli effettuati, si stima che la sua temperatura superi gli 1.100 gradi Celsius, ed è circa il 70% delle dimensioni della Terra.

Questa straordinaria scoperta è frutto di un lungo studio che ha portato alla rivelazione di altri due pianeti extrasolari che orbitano attorno alla stessa stella, GJ 367, con periodi orbitali di 11,5 e 34 giorni, rispettivamente. Questi tre pianeti insieme alla loro stella costituiscono un sistema planetario extrasolare. Grazie all’analisi di oltre 300 misurazioni ottenute con lo spettrografo Harps in Cile, sono stati scoperti questi due pianeti aggiuntivi e confermata l’eccezionale densità del pianeta più interno.

Davide Gandolfi, professore di Fisica e secondo autore della ricerca, ha dichiarato: “GJ 367 b potrebbe aver avuto origine in un ambiente ricco di ferro, e non possiamo escludere scenari di formazione che coinvolgano eventi violenti e catastrofici, come collisioni tra pianeti”.

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