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Lo youtuber St3pny condannato a 8 mesi per evasione fiscale, il primo caso italiano sui social

Lo youtuber e influncer Stefano Lepri, in arte St3pny, è stato condannato a 8 mesi di carcere. Il reato sarebbe quello di evasione fiscale. Lo studente universitario di 24 anni ha residenza a Fiesole, in provincia di Firenze.

Secondo l’accusa ha evaso per oltre 75mila euro, dimenticando di presentare una dichiarazione di redditi di circa 344mila euro. St3pny ad oggi nel suo profilo Youtube conta più di 3,7 milioni di seguaci. E il suo caso è il primo in Italia di evasione fiscale sui social.

“Le tasse le ho sempre pagate”, ha dichiarato St3pny ai magistrati. La linea è quella dell’innocenza. E ribadisce: “Ho sempre pagato le tasse in buona fede, altrimenti sarei alle Cayman in Ferrari“.

Poi ha anche rivelato: “Se ci sarà da rimediare a un pagamento sarà fatto in modo molto sereno con la speranza che il mestiere dello youtuber venga regolamentato presto“. Ad oggi, infatti, la figura di chi lavora su Youtube è poco centrata.

Secondo gli investigatori, lo youtuber St3pny avrebbe stipulato contratti pubblicitari utilizzando la cessione del diritto d’autore che non obbliga a pagare l’Iva. Ma in realtà avrebbe svolto un’attività continuativa non compatibile con questo tipo di contratti.

Le parole di St3pny sul caso di evasione fiscale

St3pny qualche ora fa ha inoltre scritto un messaggio su Instagram ai suoi tanti fan. La sua linea viene sempre ribadita. “C’è differenza tra essere additato come criminale e sentirsi veramente tale. Lo Stato non ha mai fatto chiarezza sul nostro lavoro. Potevano usare me come qualsiasi altro per portare alla luce quella che per loro è giustizia. Mi sento piccolo di fronte a tutto questo. Mi sento piccolo di fronte a tutti gli insulti che sto ricevendo“.

L’influncer nella stories riavvolge anche il nastro della sua vita: “Sono anche uno di quei giovani che dal 2012 ha creduto in se stesso. Ho lavorato sempre per qualcosa di nuovo”. Poi ai fan promette chiarezza: “Nei prossimi mesi verrà riaffrontato il mio caso in maniera più approfondita“.


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A proposito dell'autore

Mi chiamo Morana Alessandro, classe 2000, palermitano. “non aver paura di sbagliare un calcio di rigore. Non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore”