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“L’ultima rosa d’autunno”: Nonostante un momento così difficile accadono anche cose belle

Salve a tutti, mi presento. Il mio nome è Martina, e sono un’aspirante vostra collega, forse ancora un pò piccola ma non troppo. Frequento l’ultimo anno delle superiori e non vedo l’ora di far parte del mondo universitario.

Mi sono chiesta.. perchè non “intrufolarmi” tra le discussioni di quella che a breve sarà anche la realtà che frequenterò per raccontarvi un po’ la mia.

Quindi, se vorrete, vi ruberò giusto il tempo di un caffè.


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Potremmo dire che questa è una storia nata per caso, quasi per gioco, ma è una storia che racconta di come, nonostante un momento così difficile, a volte accadono anche cose belle, a tutti.

Quando ho deciso di scrivere un “libro”, questo sin dal momento della sua nascita, l’ho sempre considerato come un punto d’arrivo nella mia vita, ma poi ho capito di doverlo trasformare invece in un punto di partenza, e che non si può mai mettere la parola fine ai sogni che compongo le nostre giornate.

Le poesie contenute nel libro parlano di come, nonostante tutto il male in cui possa incappare una persona, esiste sempre un rifugio sicuro a cui attraccare.

Penso che non esista momento migliore per trasmettere il messaggio che compone il filo conduttore di questo libro; ciò che lega le poesie tra di loro.

Nel corso della loro realizzazione ci sono stati alti e bassi, momenti belli e momenti brutti, momenti in cui mi domandavo se veramente tutto questo potesse avere un senso o fosse solamente una qualche specie di placebo… un po’ come quando ti guardi allo specchio e non ti riconosci, un po’ come ora.


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Beh ragazzi non posso ritenermi “saggia” a tal punto da impartire lezioni di vita, ma posso capire cosa si prova quando qualcosa di meraviglioso ci viene strappato sotto gli occhi, o cosa significhi ritrovarsi da un giorno all’altro distanti da chi amiamo;

Non posso nemmeno dirvi che “andrà tutto bene” perché non lo so con certezza, ma posso capire quando iniziano a mancare anche le più piccole cose; che sia la casa a mare dei nostri nonni o semplicemente un aperitivo con gli amici.

Ma noi siamo giovani, siamo forti, custodiamo gelosamente sogni che sono solo nostri e che nessuno mai potrà portarci vai, siamo la generazione degli obiettivi e delle grandi speranze, siamo coloro i quali stanno perdendo molto, ma che si riprenderanno tutto.

Spero di incontrarvi tutti tra i viali dell’università, un po’ fuori di testa, perché si sa, non è facile, ma tutti insieme.

Ah, quasi dimenticavo! Vi lascio qui una delle poesie contenute nel libro:

Sei le risate spontanee,

sei la luna che illumina il cielo,

sei la mano più morbida di tutte,

sei il cuore più dolce, sei l’estate infinita,

sei bella come la pioggia;

ma sei spettacolare come l’arcobaleno che spezza le nubi.

M.G.

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