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Miliardari ma senza laurea: ecco i nomi di questi “brutti ceffi”

Avvertenza. Ciò che state per leggere non vuole essere un modo per scoraggiarvi, dopo ore e ore passate davanti ai libri e esami affrontati sgranando un Rosario. Perché conseguire una laurea non è un mero riconoscimento degli studi effettuati ma un lasciapassare per un futuro degno di questo nome, purché non si faccia mai a meno di una qualità necessaria come l’aria: credere nei propri mezzi.

Dopo questa doverosa premessa, è giusto dirvi che ci sono cinque tizi che, pur non avendo mai avuto la testa cinta con una corona d’alloro, sono tra i più ricchi dell’orbe terraqueo.

Ecco i nomi di questi “brutti ceffi”:

  • Bill Gates. Nel 1973 s’iscrive alla Harward University. Ma l’abbandona qualche anno dopo. Il motivo? Non aveva tempo per studiare. Doveva occuparsi della sua piccola azienda appena formata: la Microsoft. E il tempo gli ha dato ragione, visto che ha un patrimonio di 78,6 miliardi di euro. Spicciolo in più, spicciolo in meno.
  • Larry Ellison. Questo qui si è iscritto sia all’Università dell’Illinois che a quella di Chicago. Ma anche lui ha dovuto smettere. Perché dirigere un’impresa che si occupa di fornire software in ogni dove prende decisamente molto del suo tempo: la Oracle Corporation. Soprattutto quando gli ha fatto generare un patrimonio di 39,5 miliardi di dollari.
  • Mark Zuckerberg. Forse, solo Papa Francesco e Silvio Berlusconi sono più noti di lui in Italia. O forse tutti usano la sua macchina infernale ma non sanno chi l’abbia creata: Facebook. Mark ha frequentato Harward – fonte d’ispirazione per la nascita del social network per antonomasia – ma senza giungere alla conclusione degli studi. Meglio dedicarsi agli status. Soprattutto perché il valore attuale del suo patrimonio è di 19 miliardi di dollari.
  • Steve Jobs. Tutto ciò che comincia per “i” proviene dalla sua “Mela“. E, purtroppo, un destino bastardo lo ha rapito troppo presto. Ma Steve aveva una repulsione quasi naturale per lo studio. Pazienza.
  • Jack Dorsey. Questo nome ai più, forse, non dice nulla. Ma nel 1999 ebbe un’idea: un cinguettio di poche parole da gettare sul web. Ah, ovviamente, senza laurea pure lui.

N.b.: Dando a Cesare quel che è di Cesare, questo post prende spunto da Linkiesta.it.

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A proposito dell'autore

Blogger dal 2003, giornalista pubblicista dal gennaio 2013, ha scritto su diverse piattaforme: Tiscali, Il Cannocchiale, Splinder, Blogger, Tumblr, WordPress, e chi più ne ha più ne metta. Ha coordinato (e avviato) urban blog e quotidiani online. Ha scritto due libri: un romanzo e una raccolta di poesie. Ha condotto due trasmissioni televisive sul calcio ed ha curato la comunicazione sul web di un movimento politico di Palermo durante le elezioni amministrative del maggio 2012. Di mestiere vede gente e fa cose. E fa parte dello staff di Younipa.

1 risposta

  1. Emanuele

    > Steve Jobs. Tutto ciò che comincia per “i” proviene dalla sua “Mela“. E, purtroppo, un destino bastardo lo ha rapito troppo presto. Ma Steve aveva una repulsione quasi naturale per lo studio. Pazienza.

    Non solo un destino bastardo: lui ci ha messo del suo. Poteva fare la radioterapia, ma ha preferito darsi alle cretinate new age per mesi, salvo poi tentare le cure appropriate quando ormai era troppo tardi. I risultati sono sotto gli occhi di tutti…