L’Europa si allontana sempre più dai suoi giovani. L’emendamento proposto circa il divieto dei tirocini e stage non pagati, respinto con 377 voti contrari, 293 favorevoli, 26 astenuti, è stato affossato dalla destra di Strasburgo.
Brutte notizie per i giovani europei: il Parlamento europeo ha bocciato l’emendamento in cui si richiedeva il divieto riguardo tirocini e stage non retribuiti. La proposta era quella di sostituire un quadro giuridico in grado di garantire un’equa retribuzione. C’è chi parla di “tradimento”, chi ancora di “sfruttamento legalizzato”. Oltretutto, il 2022 è stato definito l’anno europeo dei Giovani proprio dall’Europa. La stessa che adesso sembra chiuder la porta in faccia alle generazioni future, senza dar loro una risposta adeguata contro il fenomeno del lavoro nero. In particolare, a boccare l’emendamento sono state le destre che siedono a Strasburgo: Stati popolari (PPE), Liberali (RE), Conservatori (ECR) e Sovranisti (ID) e una parte dei non iscritti.
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