Come è accaduto qualche mese fa con i giovani in Afghanistan, anche questa volta le Università sparse in tutta Italia sono pronte a farsi carico degli universitari provenienti dai territori colpiti dalla crisi Ucraina-Russia. A farsi da apripista all’iniziativa è l’Università di Roma La Sapienza.
Il prorettore romano alle relazioni internazionali dell’ateneo, Bruno Botta, ha attivato i canali istituzionali, ambasciata inclusa, per prolungare la permanenza di cinque tra studentesse e studenti ucraini che a breve dovrebbero concludere l’Erasmus nella Capitale. Un iniziale passo per aiutare coloro che sono coinvolti nella delicata crisi.
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Università italiane pronte ad accogliere studenti ucraini
L’obiettivo è quello di finanziare, tramite fondi dell’ateneo, vitto e alloggio per il gruppo di giovani che altrimenti sarebbe costretto a far ritorno in patria in uno dei momenti più bui e pericolosi. “Al momento è stato contattato il programma Erasmus – fa sapere Paolo Brescia, rappresentante degli studenti nel consiglio d’amministrazione della Sapienza -. Si sta cercando di capire la modalità, soprattutto di individuare la copertura economica”.
“L’idea di attivare i fondi universitari c’è, sicuramente. Purtroppo un altro gruppo di sei ragazze e ragazzi ha già fatto ritorno a Kiev. Il volo era già programmato”. Un’iniziativa che, a breve, potrebbe essere presa anche da altri atenei della penisola.
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