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Notizie Scuola. A settembre lezioni di 40 minuti e mascherine solo fuori dall’aula

Notizie Scuola: Il piano per le riaperture, come scrive Giacinto Pipitone in un articolo del Giornale di Sicilia in edicola, non indicherà una sola soluzione ma, come anticipa l’assessore Lagalla, a seconda degli alunni iscritti, della sede e del tipo di lezioni ogni dirigente scolastico utilizzerà una o più idee messe sul tavolo dalla Regione.

Notizie scuola: Le indicazione del CTS

Mascherina in tutte le aree comuni degli istituti ma non in classe e lezioni (presumibilmente solo per gli istituti superiori) di 40 minuti per permettere doppi turni con la giornata scolastica che così si concluderà non oltre le ore 16. Queste le prime due importanti novità alle quali sta pensando la task force della Regione Siciliana costituita per far rientrare in classe gli allievi che, verosimilmente, in Sicilia avverrà dopo metà settembre.

L’orario scolastico sarà così rimodulato e prevederà lo svolgimento delle lezioni anche durante il pomeriggio, fino alle ore 16.00. Le classi svolgeranno doppi turni: ogni turno probabilmente sarà di 4 ore.

Per quanto riguarda la scuola dell’infanzia, invece, ci saranno regole un po’ più specifiche.

Si registra anche l’acquisto di 7mila tablet e più di 200 mila schede dati sono per le scuole statali, regionali, paritarie e dai centri di formazione in obbligo scolastico.

L’acquisto grazie ad una dotazione complessiva di 2 milioni e 400 mila euro, messa a disposizione dalla Regione Siciliana per fronteggiare l’emergenza Coronavirus.

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1 risposta

  1. Giovanni

    credo che le aule scolastiche, congiuntamente alle altre misure di protezione individuale e di igienizzazione dell’ambiente, essendo luoghi chiusi con un alto respirato diffuso, potrebbero essere dotate di impianti a raggi UV-c di sanificazione dell’aria, con la finalita’ di mantenere la carica virale del respirato diffuso bassa.
    Analoga misura si dovrebbe adottare a mio parere negli ascensori, W.C. pubblici, luoghi chiusi ad alta frequentazione umana, potenziali serbatoi di accumulo virale.
    Nel 1960 a Milano, e’ stata utilizzata in una classe scolastica, la sanificazione dell’aria con i raggi UV-c.
    E’ stato rilevato un numero molto ridotto di raffreddori e influenze nei bambini presenti nella classe dotata della tecnologia di sanificazione innanzi citata.
    Oggi, con la tecnologia che consente la protezione adeguata delle persone durante la utilizzazione della raggi UV-c, si potrebbe ricorrere ad un uso piu’ estensivo dei raggi UV-c, per ridurre la carica virale del respirato diffuso negli ambienti ad alta frequentazione umana e chiusi.