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Palermo in piazza per il ddl Zan: “Stop alle discriminazioni”

Centinaia di persone in Piazza Verdi per sostenere il ddl Zan. La manifestazione “LEGGE ZAN SUBITO! NON UN PASSO INDIETRO!“, indetta per l’approvazione del disegno di legge contro l’omolesbobitransfobia, la misoginia e l’abilismo, ha visto la partecipazione non solo della comunità Lgbt+, ma anche di intere famiglie e di altre associazioni.

Palermo per la legge Zan: la manifestazione

Si sono dati appuntamento davanti al Teatro Massimo, alle ore 16.00. Con i loro abiti vivaci e le bandiere arcobaleno, da sempre simbolo della difesa dei diritti civili, hanno colorato Piazza Verdi, accogliendo con entusiasmo l’invito dell’Associazione Arcigay di Palermo. Alcuni hanno indossato una maglia con su scritto: “è l’amore che crea una famiglia“. Tra le associazioni presenti: Amnesty International, Non una di meno, la Rete degli studenti medi, Le giuggiole, gli ambientalisti di Exintion Rebellion, Noi siamo chiesa e l’Università di Palermo


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Orlando: “Confermare la libertà e il rifiuto dell’odio”

Alla manifestazione, ha preso parte anche il sindaco della città Palermo, Leoluca Orlando. Credo che sia un’occasione per confermare la libertà e il rifiuto dell’odio, convinto come sono che l’identità è l’atto supremo di libertà e che ognuno di noi non è quello che è quando nasce ma è quello che decide di essere, dopo, con la consapevolezza della scelta. Guardandosi dentro“, così ha commentato il primo cittadino, dimostrando il suo pieno sostegno circa l’approvazione del disegno di legge Zan.

Carollo: “Ecco perché il ddl Zan è importante”

A favore del ddl Zan, il portavoce Palermo Pride, Luigi Carollo, che ha spiegato i caratteri essenziali della legge. “Il ddl Zan è una legge che riconosce l’aggravante in chi commette un reato sulla base di una discriminazione fondata sulla differenza di sesso, di genere e di orientamento sessuale”. Carollo, a tal proposito, ricorda propria la mancanza di tale fattispecie di reato, necessaria soprattutto in un periodo come questo, in cui “l’’omofobia esiste in Italia, ed esiste quella violenta”. “Le notizie che noi abbiamo probabilmente sono un decimo delle reali violenze che vengono perpetrate, per non parlare di tutti quei casi mai denunciati: ecco perché chiediamo che il Ddl venga approvato subito”, conclude Carollo.

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A proposito dell'autore

Laureata in Giurisprudenza a Palermo con una tesi di diritto penale, non ho mai abbandonato la mia passione per la scrittura. Curiosa ed ambiziosa, cerco di rinnovarmi continuamente.