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Palermo. L’ordinanza movida non vale per i distributori di alcolici

Ha avuto un parto difficile e contesta l’ultima ordinanza del sindaco di Palermo, Leoluca Orlando. Il giudice della seconda sezione del Tar Sicilia, Cosimo Di Paola, ha accolto la richiesta di “congelare” il provvedimento in relazione al ricorso presentato tramite l’avvocato Adriano Tortora da Antonio Romano (figlio dell’ex ministro all’Agricoltura, Saverio Romano), legale rappresentate della Luxury Life srl, società che gestisce una serie di punti vendita con distributori automatici sparsi in città. Fissata per il prossimo 10 luglio la camera di consiglio per la trattazione collegiale nel merito.

Il primo cittadino aveva firmato un’ordinanza con “carattere sperimentale che prevedeva per 30 giorni il divieto per tutti i pub di vendere bevande alcoliche destinate all’asporto prima delle ore 8 e dopo le 20. “Questo divieto – avevano spiegato dal Comune – vale anche per i distributori automatici”. Esentati invece gli esercenti che svolgono anche attività artigianali di produzione e vendita di prodotti di gastronomia pronti per il consumo immediato (ad esempio gastronomie, rosticcerie, etc.), autorizzati alla vendita per asporto.

E proprio in virtù di questo aspetto il giovane imprenditore si è rivolto ai giudici amministrativi. “Abbiamo fatto presente – spiega l’avvocato Tortora – che si sarebbero create delle differenziazioni ingiustificate: perché le rosticcerie sì e i distributori automatici no? Un’evidente disparità di trattamento che avrebbe causato un danno grave irreparabile, all’azienda e all’indotto. L’ordinanza è sperimentale e valida per 30 giorni. Il presidente della seconda sezione ha favorevolmente accolto la richiesta nei limiti indicati e dunque i distributori automatici potranno vendere sino a mezzanotte”.

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